Un neonato partorito in casa in un piccolo paese della Valsessera, nel territorio biellese, è morto poco dopo essere arrivato in condizioni critiche all’ospedale Regina Margherita di Torino. A lanciare l’allarme e a chiedere l’intervento dei sanitari erano stati gli stessi genitori, preoccupati per le condizioni del bimbo. Dapprima è stata chiamata un’ostetrica, poi i medici del servizio 118. Il neonato è stato portato a Torino con l’elisoccorso, atterrato in un campo sportivo di Pray. La procura di Vercelli ha aperto un’inchiesta. “Noi attendevamo la signora per il parto ma, come ospedale, non siamo mai stati contattati in alcun modo. E lei non si è mai presentata”. E’ quanto comunica l’Asl di Vercelli in merito al caso del bimbo morto dopo essere stato partorito in un’abitazione della Valsessera. “La signora – informa una nota – è stata seguita nel corso dei mesi di gravidanza presso il nostro ospedale di Borgosesia effettuando tutti gli esami previsti e realizzando anche 7 giorni fa il bilancio di salute: si tratta di una procedura che consente la preparazione di tutta la documentazione clinica in previsione del parto. Noi attendevamo la signora per il parto, ma come ospedale non siamo stati contattati in alcun modo e la signora non si è mai presentata”. “Ribadiamo – si legge ancora nel comunicato – l’impegno e lo sforzo organizzativo che l’Asl di Vercelli ha profuso in questi mesi per il mantenimento di un punto nascita che possa essere un riferimento sicuro per tutte le donne che devono partorire in Valsesia”. È stata presumibilmente una asfissia neonatale la causa del decesso del bimbo morto dopo essere stato partorito in una casa della Valsessera. Lo affermano fonti in ambito sanitario. All’arrivo nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Sant’Anna, diretto da Daniele Farina, il piccino era già deceduto.