Mc 7, 1-23 Una religione del cuore
Il male che c’è in noi da dove viene? Dall’esterno, cioè dal prossimo? Dall’essere contaminati dalle cose che sanno di morte? Siamo seri: la responsabilità di ogni nostra azione è nostra. Siamo stati noi a cedere al male.
Scribi e farisei, per santificare la vita del popolo, avevano interpretato la legge mosaica estendendone l’osservanza in molte amplificazioni. Così non solo ne rendevano difficile l’adempimento ma generavano un grande equivoco. La legge voluta da Dio rischiava di trasformarsi in tradizione degli uomini.
Si attribuivano a Dio discriminazioni indebite, Lui che è Padre di tutti, e non divide gli uomini tra giusti e peccatori secondo il criterio di quelli che di fronte a Lui si ritengono giusti.
Qual è allora il modo più sicuro di interpretare il Vangelo? La legge della carità. Dio è amore e ama tutti. Dà la vita per tutti. Accoglie e non discrimina. E quindi è sempre in favore dell’uomo e dei suoi bisogni.
Una tradizione religiosa oppressiva non viene da Dio. Gesù infatti ci invita sempre a scegliere liberamente il bene, a praticare la religione del cuore e non delle labbra, che dissocia il culto dalla vita.
pace e bene