Si è spento giovedì 9 luglio all’Hospice di Foglizzo, dove era ricoverato da qualche settimana a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Gianni Ghiggia, storico fornaciaio di Torrazza, è morto a 83 anni. Sabato mattina, a stringersi al dolore della famiglia – la moglie Anna, i figli Enrico e Maria Luigia con Micaela e Luca, il fratello Giulio ed i nipoti Giulia, Niccolò ed Eleonora – davanti al sagrato della Parrochia di San Giacomo Maggiore, per i funerali sono arrivati davvero in tanti. Amici, parenti, qualche componente dell’amministrazione comunale.
Originario di Torrazza, Gianni Ghiggia ha sempre vissuto nel suo piccolo paese, a cui era molto legato e dove lavorava come impresario nella fornace in via San Nicolao, che aveva ereditato dai nonni. Lì, insieme ai dipendenti per cui nutriva un profondo rispetto ed un affetto sincero, aveva deciso di trascorre gli ultimi giorni prima che le forze lo abbandonassero per sempre. Seppur con dei limiti dovuti alla malattia fino a due settimane fa era riuscito a condurre una vita piuttosto normale.
“Era una persona gioviale che amava chiacchierare con tutti – lo ricordano gli amici ed i parenti -. Se si potesse descriverlo in due parole si potrebbe dire che le sue caratteristiche principali erano la generosità e la disponibilità che aveva sia nei confronti dei suoi clienti che dei dipendenti. Questi sono gli insegnamenti che ci ha lasciato”. Quando aveva scoperto di essere malato non si era lasciato abbattere, anzi lo aveva accettato con la massima serenità.
La sua passione più grande, quella a cui amava dedicare tutto se stesso, era la sua famiglia: la moglie, i figli, i nipoti.
Era un uomo d’altri tempi Gianni Ghiggia e accettare la sua scomparsa non sarà facile per la comunità di Torrazza.
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