In un paese del Canavese, c’era un consigliere comunale, il Rozzino UNO, che dal 2013, grazie anche alle pressioni dei comitati ambientalisti, si schiera contro la devastazione del territorio e l’arrivo del materiale del tanto combattuto TAV .
Nel 2014 diviene sindaco e per la parte tecnica si affida addirittura ai membri della Commissione Tecnica Torino-Lione.
Per essere coerente con il suo percorso e il suo passato, nelle ultime elezioni, quelle dell’anno scorso per il suo secondo mandato, piazza come punto della sua campagna elettorale il NO all’arrivo dello Smarino. Il No alla “scellerata eventualità della deponia dello smarino”.
“Bene!!” pensiamo noi.
E invece nel consiglio comunale del 27/12/2019, l’altro ROZZINO, il Rozzino DUE, in barba a 7 anni di dichiarazioni e programmi elettorali, delibera che come regalo di fine anno e per i prossimi a venire i Torrazzesi avranno 850000 metri cubi di Smarino.
A tale notizia viene un dubbio ad ambientalisti e Torrazzesi: “cosa sarà successo ad un amministratore che dal 2013 a suon delibere, faceva sua la battaglia contro lo Smarino a Torrazza ?”.
Di fronte alla richiesta, lanciata dagli ambientalisti, di far incontrare i Torrazzesi con i tecnici della Torino-Lione (gli stessi nominati dal ROZZINO UNO e quindi di sua fiducia) per spiegare in modo semplice e chiaro a tutti in che cosa consiste il suo progetto smarino, il Rozzino DUE cosa fa? Li denuncia.
Allora siamo sulla strada giusta! Spero che continuerà l’informazione e che presto si organizzino eventi in Torrazza per incontrare e discutere con i Torrazzesi cosa non va di questo progetto, provare a capire anche cosa c’è nelle tante ex cave torrazzesi, sperando di incontrare anche gli abitanti del quartiere nelle cui vicinanze sorgerà il nuovo impianto di bitume.
Silvano Raise