E’ sempre difficile raccontare la fine di una vita. A Torrazza, oggi, lo è ancora di più. Marco Blatto, storico panettiere del paese, si è spento nella notte tra martedì 7 e mercoledì 8 luglio all’ospedale di Chivasso dopo un lungo periodo di malattia. Aveva solo 50 anni, compiuti nello scorso mese di maggio. Venerdì mattina , a stringersi al profondo dolore e alle lacrime della famiglia – la moglie Antonietta, le figlie Chiara ed Alessandra, di 18 e 11 anni, la mamma Franca, i fratelli Antonella e Giancarlo – davanti al sagrato della parrocchia di San Giacomo Maggiore, c’era tutto il paese.
A dargli l’ultimo saluto c’erano anche tanti amici e conoscenti provenienti dai paesi limitrofi, Chivasso, Saluggia, Verolengo e diversi comuni della collina chivassese.
Dopo un breve periodo in cui ha vissuto a Chivasso, Marco Blatto ha trascorso tutta la sua esistenza a Torrazza, il paese che l’ha visto creare i legami più stretti e costruire passo dopo passo la sua attività commerciale. Era panettiere e pasticcere del negozio di via Giuseppe Mazzini 33, ma era anche musicista e bersagliere dell’Esercito: tante volte lo si vedeva suonare la tromba correndo durante le manifestazioni del territorio e dei comuni limitrofi.
Tanti i messaggi di cordoglio, anche sul social network facebook, nel gruppo “Sei di Torrazza se…”. “Ciao Marco ti vogliamo bene Famiglia Pasini”, scrive Gianni Pasini. “Riposa in pace Marco….ingiusta la vita!!!!!!”, posta Maria Nocera. Marcella Barale scrive: “Non ti dimenticheremo mai Marco… il tuo sorriso e la tua allegria erano contagiosi…”. “Adesso suonerai per gli Angeli ciao Marco”, commenta Leonardo Infanti.
Gli amici più stretti lo ricordano come una persona unica, allegra e sempre sorridente con tutti. “Era un vero piacere parlare con lui, usciva dal suo laboratorio ed aveva sempre il sorriso sulle labbra. Partecipava attivamente alla vita del paese, era stato tra i primi a voler organizzare la patronale…. E quest’anno sappiamo che avrebbe fatto lo stesso…”.
Tra le sue passioni, la musica a cui dedicava la maggior parte del suo tempo libero suonando con i diversi gruppi musicali: i “Bad Boys” di San Giorgio, i “Sasin D’La Musica”, la Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Chivasso. Gli amori più grandi della sua vita, quelli con cui amava condividere le sue passioni, rimanevano però la moglie Antonella e le sue due figlie con cui aveva un legame bellissimo e strettissimo. Il suo sorriso e la sua simpatia mancheranno a tutto il paese.
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