“Parlare di giostre pericolose, oltre a essere una generalizzazione banale e ingiusta, significa sparare a zero contro una categoria che lavora duramente per regalare gioia e divertimento a grandi e piccini”. Massimo Piccaluga, presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggiante (Anesv), commenta così l’inchiesta della procura di Vercelli che nei giorni scorsi ha portato a galla un imponente giro di autorizzazioni per il funzionamento delle giostre dietro il pagamento di tangenti.
“Gli esercenti titolari di un migliaio di giostre italiane delle circa trentamila in esercizio – sostiene Piccaluga – si sono rivolti a professionisti specializzati, ora indagati, i quali hanno predisposto correttamente i documenti tecnici e i collaudi ma presentato le pratiche presso Comuni corrotti, che non hanno effettuato la necessaria verifica da parte delle Commissioni di vigilanza”.
“Gli incidenti nei luna park – aggiunge Ferdinando Uga, vicepresidente vicario di Anesv – sono molto rari, meno di uno all’anno, grazie agli standard elevati di sicurezza seguiti. Non accettiamo che le malefatte di pochi infanghino il duro lavoro svolto quotidianamente per far divertire gli italiani in piena sicurezza”.
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