La procura della Corte dei Conti ha riaperto un fascicolo di indagine, risalente al 2014, sulla costruzione del nuovo ospedale Alba-Bra nel territorio del Comune di Verduno (Cuneo). Il procuratore regionale, Gian Carlo Astegiano, ha affidato a tre consulenti il compito di svolgere delle verifiche.
Il magistrato contabile ieri ha ricevuto a Torino la deputata Fabiana Dadone (M5S), che nel 2014 aveva presentato un esposto sull’argomento chiedendo di accertare eventuali irregolarità nella scelta originaria del sito (considerato “geologicamente pericoloso”) e nella gestione dei fondi pubblici impiegati nella progettazione ed esecuzione del nuovo complesso ospedaliero. “I successivi spostamenti dell’area di costruzione – è la tesi espressa nella denuncia – sono stati minimi e hanno comportato un ingiustificabile aumento dei costi”.
Nel 2014 un giudice del tribunale di Asti, Giacomo Marson, aveva archiviato, su richiesta della procura, un procedimento penale (senza indagati né ipotesi di reato). Nel decreto, però, aveva parlato di “impressionante lievitazione dei costi e dei tempi di realizzazione dell’immobile che sono derivati dall’improvvida scelta di costruire un edificio di notevoli dimensioni sulle pendici di una collina posta in un ambito territoriale notoriamente caratterizzato da fenomeni di dissesto”.