L’Ospedale Mauriziano di Torino si è dotato di quattro nuovi servizi ad alta tecnologia, con un investimento di 5 milioni di euro. Si tratta della nuova Gamma Camera ibrida Spet-Ct, per lo studio tomografico di ultima generazione, acquistata grazie al contributo di mezzo milione di euro della Compagnia di San Paolo. Esiste solo un’altra Camera del genere in Italia, al Gemelli di Milano. Inaugurate oggi anche un nuovo Angiografo e le nuove Endoscopia, Rianimazione a Area Sub Intensiva. La nuova Gamma Camera, già operativa come anche le altre tre nuove sale inaugurate oggi, sostituisce la precedente usata per 19 anni. Permetterà al Mauriziano, centro di riferimento a livello regionale e nazionale per la diagnosi e cura delle malattie tiroidee, di incrementare le analisi dalle attuali 10.500 a 13.500. “Questo nuovo macchinario, di altissima qualità – ha spiegato il direttore generale del Mauriziano, Vittorio Brignoglio – permetterà di migliorare i servizio grazie a tempi ridotti delle diagnosi e anche alla riduzione per i pazienti delle radiazioni”. La nuova Spet-Ct è situtata nello speciale bunker dell’ospedale per l’occasione riallestito.
Molto importanti sono stati definiti dai vertici dell’ospedale anche gli altri 3 investimenti. Due milioni e 750.000 euro sono interamente finanziati dalla Regione Piemonte per la realizzazione della nuova Rianimazione e Area Sub Intensiva, con 12 nuovi posti letto dedicati alla Medicina e Chirurgia d’Urgenza. Un milione e 109 mila euro destinati alla nuova Endoscopia digestiva e bronchiale con 5 nuove sale insonorizzate, cablate, con doppi monitor, in grado di lavorare in contemporanea. Infine l’investimento di 800.000 euro per il nuovo Angiografo dell’Emodinamica che permette, nei campi cardiologico e vascolare, una visualizzazione molto più dettagliata e con una riduzione di radiazione del 50%.
“Il Mauriziano – ha detto il vicesindaco Elide Tisi – sta facendo un ulteriore sforzo nel senso della diagnosi e cura del paziente inteso soprattutto come un essere umano. Offrendo un grande servizio ospedaliero che dovrà essere sempre più integrato nel sistema della sanità territoriale”.
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