Abituarsi a non buttare gli oggetti che non servono più – soprammobili, giocattoli, casalinghi, piccoli elettrodomestici, vasellame, pentole, libri, quadretti, bicchieri, vestiti – e a trovare un modo per riutilizzarli. E’ lo scopo del progetto ‘Cit ma bon, piccolo ma utile’, partito a ottobre a Torino su iniziativa della cooperativa Triciclo in collaborazione ocn l’Amiat. E’ stato consegnato ad alcune famiglie un piccolo contenitore per la raccolta domiciliare di tutti quegli oggetti di piccola o media dimensione che, per loro composizione, andrebbero gettati tra i rifiuti non recuperabili, ma che potrebbero rappresentare una risorsa se si trovasse un canale adeguato per avviarli al riuso nello spazio di via Arbe 12 nell’Ecocentro dell’Amiat.
“Si è dato il via ad un’altra buona pratica – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta durante la conferenza stampa di presentazione del progetto – che ci permette di arricchire l’attività di recupero e riciclo che da tempo caratterizza positivamente il nostro territorio. Il senso di tutto ciò è non buttare cose ancora funzionanti, dare una seconda vita agli oggetti che hanno finito il viaggio con noi, ma che possono iniziarne un altro insieme ad altri. In questo modo si permette di ridurre l’uso di materie ed energie che sono i veri fattori abilitanti di una strategia di sostenibilità nel medio e lungo periodo”.