Si aggravano le condizioni dell’amministratore delegato della Zincoplating, 45 anni, che si è sentito male mentre soccorreva un operaio della ditta svenuto all’interno di una cisterna di acido cloridrico. I sanitari dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri, dove è stato ricoverato, stanno valutando il trasferimento al Cto di Torino, dove è già ricoverato l’operaio in gravissime condizioni.
La Fiom-Cgil esprime “solidarietà” e “vicinanza” alle persone coinvolte nell’incidente alla Zincoplating di Moncalieri, alle porte di Torino, e “rimane in attesa dell’indagine della magistratura per l’accertamento delle responsabilità”. Lo afferma in una nota il sindacato.
Sull’incidente indagano i carabinieri e i tecnici dello Spresal, che stanno verificando il rispetto delle misure di sicurezza. “Nelle operazioni in cui si maneggiano sostanze tossiche è assolutamente obbligatorio indossare sempre la mascherina e gli indumenti di protezione – ricorda Antonio Scibilia, segretario della Cgil di Moncalieri -. Anche quando si tratta della pulizia di una cisterna dove c’è stato acido cloridrico e il lavoro volge al termine. La prudenza non è mai troppa. Bisogna lasciar decantare l’area che si deve ripulire”.
Ha avuto un arresto cardiaco da inalazione Riccardo Pergola, l’operaio specializzato di 53 anni che stava pulendo una cisterna di acido cloridrico in una azienda alle porte di Torino. Lo hanno accertato i sanitari dell’ospedale Cto, dove è stato ricoverato. Intubato, l’uomo è in prognosi riservata. A salvarlo Fabrizio Di Costa, 45 anni, il responsabile dello stabilimento che si è sentito male dopo averlo soccorso. Ricoverato all’ospedale Santa Croce di Moncalieri, i sanitari stanno valutando anche per lui il trasferimento al Cto.