E’ stato rievocato oggi in tribunale il caso di Angela Nesta, la trentanovenne torinese deceduta all’ospedale il 26 dicembre 2015, mentre dava alla luce la sua primogenita, Elisa, nata morta. Davanti al gip Alessandra Cecchelli è stata discussa la richiesta della famiglia di non archiviare il procedimento per omicidio colposo, come invece proposto dal pm Monica Supertino, e di continuare cercare le responsabilità.
A fine udienza il loro legale, l’avvocato Giulio Calosso, nel lasciare Palazzo di giustizia ha dichiarato che “ci sono tracce evidenti di inquinamento probatorio”.