Il vicepresidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna, che detiene la delega agli Enti Locali, ha chiesto a Anci, Upp e Uncem di mettere a punto un documento con le loro proposte in vista delle redistribuzione delle funzioni amministrative che la Giunta Chiamparino intende mettere in campo nei prossimi mesi. Se ne discuterà a un tavolo a partire dal prossimo settembre, con l’obiettivo di chiudere entro fine anno. Il tema è stato al centro dell’intervento con cui Reschigna ha chiuso l’assemblea dei sindaci della montagna piemontese, oggi a Torino.
“Non vogliamo un neo-centralismo regionale – ha affermato il vicepresidente – alla Regione resteranno solo le funzioni amministrative che non potranno essere meglio gestite dalle Unioni di Comuni e dai sistemi di area vasta. Il ripensamento in Giunta è avviato, e a Uncem, Anci e Upp ho chiesto di fare la stessa riflessione. La prossima settimana con l’assessore alla Montagna avvieremo una iniziativa di incontri sul territorio, l’obiettivo è chiudere sulle Unioni di Comuni entro settembre e sulla redistribuzione delle funzioni entro dicembre”.
Delle 48 Comunità Montane esistenti in Piemonte fino alla riforma Bresso del 2009, ne restano oggi 22. Abolite sulla carta con la legge Maccanti nel 2012, da meno di sei mesi hanno visto arrivare i commissari incaricati di liquidarle. Stanno nascendo intanto le Unioni di Comuni, che al momento sarebbero 45. Ma sarà necessario ridurle ipotizzando Unioni con non meno di diecimila abitanti, è emerso dall’incontro di oggi, altrimenti c’è il rischio che soggetti esterni intervengano tagliando quelle troppo piccole. Un numero congruo potrebbe essere 35, pari al numero delle principali vallate del Piemonte.