Ha preso il via questa mattina, a Torino, il trasferimento dei primi migranti dall’ex Moi, il villaggio olimpico da tempo occupato da famiglie di profughi e migranti. Le operazioni prendono il via dalle cantine. I primi migranti verranno collocati in posti letto messi a disposizione dalla Diocesi di Torino.
In via Giordano Bruno, con gli agenti della Digos, sono presenti l’assessore comunale alla Sicurezza, Roberto Finardi, e il presidente della Circoscrizione, Davide Ricca.
“Per ora sta andando tutto bene – afferma Davide Ricca, presidente della Circoscrizione 8 -. È stato portato avanti un progetto condiviso con gli occupanti, che già da ieri sono stati informati del trasferimento. Questo è un primo passo per la liberazione delle palazzine e la loro restituzione al quartiere”.
Nelle palazzine dell’ex villaggio olimpico di Torino 2006 vivono in tutto circa 750 stranieri, 50 dei quali nei sotterranei. Il progetto Moi – acronimo di Migranti Opportunità Integrazione – è stato messo in campo con Prefettura, Comune di Torino, Regione Piemonte, Città Metropolitana, Diocesi e Compagnia di San Paolo.
Il primo tassello del progetto è stato il censimento delle persone che da quattro anni occupano le case nate per ospitare gli atleti durante le Olimpiadi del 2006.
Il progetto, che sarà portato a termine in tre anni, prevede innanzitutto la ricerca di posti di lavoro, alcuni dei quali già reperiti. I posti letto sono stati trovati in alloggi del Comune di Torino e in locali messi a disposizione dalla Diocesi. Altri saranno reperiti con un bando di social housing della Città.