Uno svolge “attività di accattonaggio” e ha maltrattato una prostituta, l’altro si è comportato in modo violento: per questo due profughi nigeriani che nel 2015 avevano presentato istanza di “protezione internazionale” sono stati allontanati dai centri di accoglienza per i richiedenti asilo dove erano ospitati ad Alessandria. La decisione, presa lo scorso agosto dalla prefettura cittadina, è stata confermata dal Tar, che ha respinto i ricorsi dei due migranti.
Nel primo caso, i giudici amministrativi hanno osservato che il nigeriano, oltre alla condotta prevaricatrice sulla prostituta, è stato più volte sorpreso a chiedere l’elemosina vicino all’ospedale nonostante i rimproveri degli operatori. “La permanenza nelle strutture di accoglienza – osservano – deve immaginarsi funzionale a intraprendere un percorso verso l’autonomia e l’inserimento sociale che non può certo transitare dall’accattonaggio o, peggio, dallo sfruttamento di connazionali avviate alla prostituzione”.
Il secondo caso riguarda un uomo che si è reso responsabile di “comportamento violento, sia verbalmente nei confronti di un operatore del centro, sia minacciando un ospite con un coltello”.