“Ci stiamo organizzando, attraverso controlli mirati e diretti, per salvaguardare le retribuzioni e i contributi che vengono a mancare sistematicamente ai laboratori. Ancora oggi troppo persone vengono sfruttate, con vere e proprie forme di caporalato”. Così il comandante regionale della Guardia di Finanza del Piemonte, generale di brigata Giuseppe Grassi, a Torino nel giorno del 244esimo anniversario della fondazione del Corpo.
“Ci sono società e cooperative create ad hoc per lo sfruttamento della manodopera. Il nostro – aggiunge Grassi – è un impegno sistematico, affinché l’economia reale possa svilupparsi in maniera corretta senza intromissioni della criminalità organizzata ed ordinaria”.
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