Divieto di installare slot machine e analoghe ‘macchinette’ a meno di una certa distanza (da 300 a 500 metri) da luoghi sensibili come scuole, banche, impianti sportivi o luoghi di aggregazione. E’ una delle proposte contenute nel testo unificato del disegno di legge regionale e della proposta di legge per il contrasto al gioco d’azzardo patologico su cui è iniziata oggi la discussione in consiglio regionale. Tra gli altri punti l’ estensione dei numeri verdi già attivi, materiali informativi sui rischi nei locali in cui si gioca, divieto di pubblicizzare l’apertura o l’esercizio di sale gioco o scommesse.
Il problema in Piemonte presenta dati più alti della media nazionale, con un aumento del 643%, dal 2005 al 2013, dei soggetti trattati nei dipartimenti di patologia delle dipendenze, passati da 166 a mille 234. Cinque i miliardi spesi nel gioco nell’ultimo anno di rilevazione, circa 6 mila i locali con oltre 30 mila apparecchiature. Un fenomeno che, nonostante il divieto, tocca anche i minori con una stima di patologie correlate al gioco di circa l’8% nei giovani fra i 15 e i 19 anni.
“Una proposta di legge legittima e importante frutto del lavoro di tutti” per il consigliere Pd Domenico Rossi che, in tema di ludopatia, osserva che “anche lo Stato deve fare la sua parte. Oltre la legge – aggiunge – serve un cambio di mentalità per vincere la sfida più difficile, quella culturale”. Ad augurarsi che la legge “serva ad aprire la discussione anche a livello nazionale” è anche il capogruppo di Sel Marco Grimaldi che ricorda come sia necessaria anche un’attenzione sempre maggiore “al gioco illegale e al giro di malaffare che si è inserito su quello legale”.
Per il consigliere di Fi Gianluca Vignale “oggi stiamo facendo quello che i Governi non hanno avuto il coraggio di fare in questi anni in cui il fenomeno del fico patologico è cresciuto in modo esponenziale”. Fenomeno, ha aggiunto il collega pentastellato Davide Bono,”che è un problema sociale e sanitario ed è importante che normiamo le limitazioni”. Durante la discussione è stato più volte sottolineato il lavoro condiviso da tutte le forze politiche. La discussione, con la successiva approvazione, proseguirà nella prossima seduta del consiglio.