“La Stampa è un giornale in grado di esprimere una grandissima forza vitale. Nonostante la sua ‘veneranda’ età e un decennio particolarmente complicato per l’editoria, è un mezzo ancora importante nell’informare, nel creare dibattito, nel far pensare”. Il presidente di Itedi John Elkann presenta così all’ANSA le celebrazioni per i 150 anni del quotidiano La Stampa, che entrano nel vivo domani con una edizione speciale del giornale.
“Non vogliamo limitarci a raccontare quanto fatto in questi 150 anni, che è stato comunque molto – sottolinea Elkann -, ma celebrare il passato con lo sguardo rivolto al futuro”. Del mondo che ci aspetta parlano infatti i contributi raccolti per l’occasione dal giornale: da Papa Francesco, Donald Trump, Vladimir Putin, Angela Merkel e Jean-Claude Junker, per citarne alcuni, al tennista Roger Federer; da Sergio Marchionne al filosofo americano Michael Walzer al fisico Carlo Rubbia e alla sciatrice Lindsey Vonn.
In programma a Torino, tra le numerose iniziative, anche l’inaugurazione a Palazzo Madama di una mostra fotografica, la presentazione di un libro di Valerio Castronovo sulla storia del giornale e una tavola rotonda, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con sei ex direttori – Paolo Mieli, Ezio Mauro, Carlo Rossella, Marcello Sorgi, Giulio Anselmi e Mario Calabresi – e l’attuale direttore Maurizio Molinari. “Si tratta – conclude Elkann – di una serie di iniziative importanti che si rivolgono ai lettori e alle istituzioni”.
“La grande sfida del futuro, per La Stampa e in generale per i quotidiani, è quella di raccontare quello che accade nel mondo, grazie all’abilità dei giornalisti, utilizzando vecchie e nuove tecnologie”. Lo dice all’ANSA John Elkann, presidente di Itedi, editore de La Stampa, alla vigilia delle celebrazioni per i 150 anni del quotidiano torinese.
“La mia speranza, la nostra speranza, è che questi 150 anni – sottolinea Elkann – dimostrino che se un giornale è vicino ai propri lettori, e sa dare loro informazioni e storie, allora continua ad essere rilevante nonostante i tanti modi che oggi esistono per informarsi e le tante ‘distrazioni’. La sfida – prosegue – è cercare di capire come i giornali tradizionali possano essere interessanti per la cosiddetta ‘generazione z'”, i ragazzi nati con l’uso di internet e dei social media.
“Risposte certe su come questo possa avvenire non esistono ancora – osserva il presidente di Itedi – ma sappiamo che per continuare a esistere è fondamentale che i quotidiani tradizionali, cartacei, riescano ad attrarre anche la ‘generazione z'”.
L’integrazione tra il Gruppo Editoriale l’Espresso e Itedi permetterà a La Stampa “di essere parte del più grande gruppo d’informazione multimediale in Italia e di disporre dei mezzi per continuare a fare il miglior giornale possibile”. Lo afferma all’ANSA il presidente di Itedi John Elkann, alla vigilia delle celebrazioni per i 150 anni del quotidiano torinese. “Quella che viene offerta alla Stampa, con la creazione di questo gruppo – sottolinea Elkann – è una grandissima opportunità”.
“La libertà di stampa e l’indipendenza editoriale – prosegue John Elkann – dipendono anche dalla capacità di un giornale di avere i conti a posto. La Stampa ha sempre fatto grande attenzione a questo aspetto, perché da sempre la mia famiglia ha ritenuto che questo fosse un mestiere, non un’attività sussidiaria. Nell’ultimo decennio, in cui la crisi ha avuto ripercussioni su ricavi pubblicitari e su quelli da diffusione, abbiamo realizzato una serie di aggregazioni per essere più forti insieme”.
Elkann ricorda l’operazione “con il Secolo XIX e quella che quest’anno intendiamo completare col Gruppo Editoriale L’Espresso”, sottolineando che grazie ad esse La Stampa potrà continuare a “mantenere la propria indipendenza e le proprie caratteristiche, che sono quelle di essere un giornale forte nel proprio territorio, il Nord Ovest, ma interessato a raccontare quello che accade nel resto d’Italia e nel mondo”.