Una visita particolare quella che si è svolta stamani a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna: è stata infatti l’occasione per esplorare, oltre alle sale auliche della sede storica della Città Metropolitana di Torino – dove vissero nella seconda metà dell’Ottocento Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna e Amedeo Savoia Duca d’Aosta – la storia enologica del Piemonte pre-industriale.
La visita guidata, realizzata con la collaborazione della Strada Reale dei vini torinesi, è stata animata dal gruppo storico “Principi dal Pozzo della Cisterna 1843-1870” di Reano.Il gruppo trae spunto dal ramo di Torino dei Principi Dal Pozzo della Cisterna il cui capostipite, Giovanni Ludovico Dal Pozzo, visse intorno al 1578 nel feudo di Reano. Ludovico primo Presidente del Senato Subalpino trasformò il castello reanese in palazzo nobiliare ed ebbe dal Papa la facoltà di coniare monete. Ultima erede delle sostanze della famiglia Dal Pozzo della Cisterna fu la Principessa Maria Vittoria, nata nel 1847 e andata in sposa nel 1867 al Principe Amedeo Di Savoia, Duca D’Aosta e poi Re di Spagna. Nelle sue rievocazioni, il gruppo di Reano fa rivivere gli episodi salienti della breve vita di Maria Vittoria, che amava trascorrere periodi di villeggiatura nel maniero reanese. Per saperne di più: www.principidalpozzo.it
Al termine della visita si è tenuta una degustazione del vino bianco “Baratuciat” della Bassa Valsusa, curata da Giuliano Bosio, titolare dell’azienda agricola Agriforest di Almese.
Le visite guidate a Palazzo Cisterna sono gratuite con obbligo di prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare ai numeri 011-8612644-8617100 o scrivere a urp@cittametropolitana.torino.it
“BRINDISI A PALAZZO” CON IL BARATUCIAT DELLA BASSA VALLE DI SUSA
La visita animata e la degustazione enologica di sabato 19 maggio sono eventi collegati al circuito “Brindisi a Corte”, un’iniziativa promossa dalla Città Metropolitana di Torino e dall’ATL “Turismo Torino e provincia”, nell’ambito del progetto europeo della Strada dei Vigneti Alpini, finanziato dal FESR-Fondo europeo di sviluppo regionale nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra 2014-2020.
“Brindisi a corte” è un viaggio alla scoperta dei fasti delle residenze reali attraverso visite guidate teatrali e una ricostruzione storica, con degustazioni di vini, prodotti gastronomici e antiche ricette delle residenze sabaude del territorio provinciale torinese, con itinerari tra vigneti e ambienti aulici per scoprire aspetti della vita domestica dei Savoia.
Dopo l’anteprima a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna nel mese di marzo, le visite guidate e animate del circuito sono iniziate ad aprile e proseguono alla Villa della Regina domenica 27 maggio, domenica 3 giugno alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, sabato 16 giugno alla Reggia di Venaria Reale (nell’ambito del Bocuse d’or Europe Off 2018), domenica 15 luglio negli appartamenti reali del Castello della Mandria, domenica 16 settembre nella Villa della Regina, domenica 14 ottobre al Castello Ducale di Agliè e infine domenica 28 ottobre al castello di Santena.
La quota di partecipazione alle visite guidate con degustazione è di 25 Euro per gli adulti e 22 per i possessori dell’Abbonamento Musei o della tessera Royal del circuito delle Residenze Reali. Sono previste tariffe speciali e ridotte per i bambini. La tariffa include: il biglietto di ingresso alle Residenze Reali; il trasporto in autobus da e verso la residenza, con guida turistica a bordo del bus per l’illustrazione del percorso e l’introduzione alla residenza visitata; la rappresentazione teatrale tematica e la visita al bene culturale curata dall’associazione “Teatro e Società”; la degustazione di vini e prodotti tipici. Per coloro che raggiungono i castelli con mezzi propri il costo della visita teatrale con degustazione è di 19 Euro. Le prenotazioni sono possibili sul portale Internet www.residenzereali.it o direttamente ai punti di informazione turistica IAT.
BARATUCIAT, IL BIANCO CHE NON TI ASPETTI IN VALSUSA
Sulla collina di Almese, abbandonata negli anni sessanta dai contadini ormai divenuti operai nell’industria del fondovalle nella bassa valle di Susa, erano rimaste piccole produzioni di vino, per lo più destinate al consumo di familiari. Grazie al recupero del vitigno Baratuciat, la vitivinicoltura ha conosciuto negli ultimi vent’anni una riscoperta che è innanzitutto culturale, nel senso del recupero delle tradizioni e della cultura materiale locale. Tra i protagonisti del recupero vi è l’azienda Agriforest della famiglia Bosio. Nei 15 ettari di proprietà sui versanti a solatìo di Almese nel 2004 è nata un’azienda agricola che ha riconvertito 3 ettari di terreno abbandonato in vigneto, uliveto, noceto e frutteto. La conduzione è familiare e la produzione ha numeri limitati e dedicati alla salvaguardia della biodiversità. Le operazioni colturali sono orientate al rispetto dell’ambiente, con l’inerbimento dei filari che evita l’erosione del terreno, l’uso esclusivo di concimi organici, la conduzione dalla potatura e la raccolta rigorosamente manuali.


Per saperne di più: www.baratuciat.com