La Sitaf, società che gestisce l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia e il traforo del Frejus, potrebbe essere privatizzata. L’Ativa, controllata da Sias (gruppo Gavio), presenterà infatti un’offerta per acquisire circa il 18% detenuto dal Comune e dalla Provincia di Torino, per circa 70 milioni di euro (il range è compreso fra i 67,2 e i 74,3 milioni di euro).
La formulazione dell’offerta, autorizzata oggi dal consiglio di amministrazione della Sias, è vincolata al cambiamento di Statuto della Sitaf in quanto quello attuale prevede il vincolo che la maggioranza della società sia in mano agli azionisti pubblici.
Oggi i soci pubblici detengono il 51,2% della società del Frejus (31,7% Anas, 10,6% Comune di Torino e 8,7% Provincia di Torino) e i privati (gruppo Mattioda Autostrade, gruppo Sias e altri minori) il 48,8%. La quota della Provincia in seguito alla riforma è destinata alla vendita e anche il Comune di Torino ha già deliberato la cessione della partecipazione. Finora si è sempre parlato di interresse a mantenere la maggioranza pubblica: è in corso una trattativa con l’Anas e, in questo caso, la Sitaf rimarrebbe sotto il controllo di una società tutta pubblica.
L’offerta di Ativa apre invece nuovi scenari perché, se venisse formalizzata e accettata, la Sitaf verrebbe privatizzata. Sarebbe una delle prime privatizzazioni di rilievo da quando il governo Renzi ha deciso di spingere per la riduzione drastica del numero delle partecipazioni detenute da enti pubblici.
Economicamente l’offerta di Sias equivale a 350 milioni per l’intero capitale di Sitaf, con una valorizzazione di circa il 40% rispetto al patrimonio netto pari a 250 milioni.