“Auguro alla Stampa di raccontare il mondo in cui viviamo sapendone sempre descrivere la complessità, senza mai dimenticare quell’oceano di bene che ci fa guardare al futuro con speranza”. Lo scrive Papa Francesco nello speciale per i 150 anni del quotidiano torinese.
L’invito di Papa Francesco è a non lascarsi rubare la speranza dal male: “la sfida è vincere la globalizzazione dell’ indifferenza che pietrifica i nostri cuori”. “E’ la pietrificazione del cuore che ci fa abituare alle autobombe terroristiche – aggiunge – dovunque esplodano con la loro brutale contabilità di morte, ai migranti che affogano nel Mediterraneo sui barconi trasformati in bare, ai senzatetto che muoiono di freddo nelle nostre strade senza quasi far notizia”.
Così, insiste Papa Francesco, “ci degradiamo a poco a poco: nessuno ci appartiene e noi non apparteniamo a nessuno. Invece la vita ci è stata donata e siamo invitati a condividerla in questa casa comune, interessandoci gli uni agli altri”.
La seconda sfida, per Francesco, è “una chiamata al realismo – conclude -: non possiamo più ignorare povertà, sottosviluppo, migrazioni, sfruttamento della terra e inquinamento del Pianeta.
E’ fondamentale cercare soluzioni integrali”.