L’uccisione di padre Jacques Hamel a Rouen, in Francia, è stato un “selvaggio crimine in netta opposizione a tutti gli insegnamenti dell’Islam”. E’ il messaggio “di pace e solidarietà” pronunciato da Brahim Baya, portavoce dell’Associazione Islamica delle Alpi, al termine della messa celebrata nel santuario della Consolata di Torino.
“Siamo qui oggi per riaffermare con più forza la vicinanza e l’affetto che lega la comunità credente musulmana alla comunità credente cristiana – ha detto Brahim Baya – e per ripudiare ogni violenza nel nome di Dio”.
Il portavoce dell’Associazione Islamica delle Alpi, che ha partecipato alla messa celebrata da don Gian Luca Carrega con una delegazione di due moschee torinesi, ha ricordato il Corano e gli insegnamenti del Profeta in base ai quali “ogni violenza in nome di Dio è una violenza contro Dio, una bestemmia contro Dio il Misericordioso, il Compassionevole”.
“Siamo qui per tagliare la strada a chiunque cerchi di spingerci verso lo scontro e la guerra totale – ha concluso Brahim Baya -. A chi cerca di seminare discordia, odio e morte tra gli uomini rispondiamo con gli insegnamenti più autentici delle nostre fedi che sono l’amore, la misericordia e il perdono”.
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