Louise Veronica Ciccone, in arte Madonna, piange al pensiero delle vittime degli attentati di Parigi. Ma non si ferma. La popstar americana ha deciso di proseguire il suo tour europeo che, dopo il concerto di ieri a Stoccolma, la porterà a Torino, unica tappa in Italia del suo Rebel Heart Tour. Perché, anche se ci si sente male “a ballare e divertirsi mentre gli altri piangono per la perdita di amici e parenti”, “nessuno ha il diritto di farci smettere di fare ciò che amiamo”.
‘The show must go on’, lo spettacolo deve continuare per la cantante, che giovedì sera salirà sul palco del Pala Alpitour.
E, per la gioia dei suoi fan che da mesi hanno acquistato tutti i biglietti disponibili, farà lo stesso sabato e domenica.
“Stavo per cancellare lo show – ha rivelato al pubblico svedese – ma poi mi sono detta: perché gli devo permettere di fermare me e noi dal goderci la libertà?”. Perché smettere di andare al ristorante, allo stadio, in una sala concerti si è chiesta la star, 350 milioni di dischi venduti nel mondo, ricordando che i luoghi degli attentati sono tutti posti dove la gente si diverte. “Vogliono farci tacere, vogliono farci stare in silenzio, ma noi non glielo lasceremo mai fare”.
Un calcio al terrore, non senza lacrime, che Madonna si asciuga per intonare ‘Like a prayer’, omaggio musicale alle vittime degli attentati. Morti e feriti che a Torino ricorderà invece con ‘La vie en rose’, tra le canzoni francesi più famose del mondo. “Dobbiamo iniziare a trattare ogni essere umano con dignità e rispetto – è il suo appello -; questa è l’unica possibilità per cambiare davvero il mondo”.
Tra venti giorni a Torino – la data per il momento non è stata annullata – sono attesi gli Eagles of Death Metal, la band heavy metal che si stava esibendo al Bataclan quando è scoppiato l’inferno. Nel frattempo, anche altri artisti hanno scelto di continuare ad esibirsi per celebrare la libertà che “adesso più che mai va difesa praticandola”, scrive su Facebook Cesare Cremonini. “Andate con lo stesso sorriso di prima ai concerti, ascoltate la musica, riempite i teatri, i cinema, le biblioteche, le università, gli stadi”, è l’appello dell’artista, che ieri sera si è esibito al Forum di Assago.
“Non è una mancanza di rispetto, ma è affermare la nostra normalità, la nostra vita, quello che vogliamo essere”, aggiunge Max Pezzali. E, mentre Fiorello e molti altri artisti commemorano Valeria Solesin, la giovane italiana morta al Bataclan, con l’immagine sui social network di una rosa rossa, l’etoile Roberto Bolle ricorda che “l’arte e la bellezza sono per l’anima l’antidoto migliore alle atrocità e agli orrori che ci circondano”.
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