Un paese incredulo di fronte alla scomparsa di Luciano Bruno. A dire il vero, però, non è solo la piccola Rivalba a piangere. E’ tutta la collina, fino ad arrivare a San Mauro. Perché Luciano era una persona molto conosciuta nella zona, ed altrettanto amata.
La tragedia è avvenuta lo scorso lunedì mattina, proprio a San Mauro. Come ogni lunedì mattina, Luciano e la moglie Domenica stavano montando il banco di salumi e formaggi al mercato di piazza Gramsci. Improvviso quanto imprevedibile, un malore ha colpito l’uomo, facendolo cadere al suolo. Erano le 6,30, il buio iniziava appena a diradarsi. Immediatamente, sono stati allertati i soccorsi. Per guadagnare un po’ di tempo, una donna ha iniziato a praticare il massaggio cardiaco sul petto di Luciano. Tutti si erano resi conto della gravità della situazione.All’arrivo del 118, però, non c’era già più nulla da fare: inutili i tentativi di rianimazione.
Luciano Bruno aveva 55 anni, e viveva a Rivalba. Aveva un banco di salumi e formaggi, vendeva ai mercati di San Mauro, Gassino e Chivasso. Di recente aveva avuto qualche problema di salute, ma era costantemente monitorato dai medici. Nessuno, insomma, poteva prevedere quello che è invece successo. Ma sono proprio le modalità della tragedia ad aver sconvolto tutta la collina, è stato proprio quel manifestarsi del destino in quel modo impossibile da prevedere.
E così, nei giorni successivi all’incidente, sono state tantissime le dimostrazioni di affetto nei confronti di Luciano, così come le dimostrazioni di vicinanza alla moglie, alle figlie e ai nipoti.
Primo tra tutti, il sindaco di Rivalba, Piero Gianella. Che con Luciano ha condiviso innumerevoli esperienze: “Era una persona eccezionale, sempre attivo impegnato nella vita della comunità – ricorda Gianella –. Ricopriva il ruolo di presidente della Comunità Ricreativa rivalbese, sempre in prima linea nell’organizzare manifestazioni, tornei di bocce, e qualsiasi cosa richiedesse un aiuto concreto. Mentre parlo di lui, mi affiorano alla mente centinaia di ricordi, centinaia di piccoli gesti che facevano di Luciano una persona speciale”. Ma Luciano non era solo un concittadino: “Per me era un amico, anzi più di un amico: lo consideravo come fosse mio fratello. Spesso mi chiamava, invitandomi ad andare a giocare a bocce, oppure ci incontravamo per una partita a carte. Ha fatto di tutto e di più per Rivalba e per i suoi abitanti. Ci mancherà”.
Come detto, tante sono state le dimostrazioni d’affetto. Anche a San Mauro. “Conoscevo bene Luciano Bruno – dice l’assessore al commercio, Grazia Gilardi –, era il rappresentante dei venditori di alimentari al mercato. Avevo avuto un incontro con lui l’ultimo venerdì di agosto, appena lo scorso mercoledì l’avevo visto in occasione dell’inaugurazione del mercato di Sambuy”.
Al mercato di piazza Gramsci, lo scorso lunedì, un alone di tristezza la faceva da padrone. Parecchi venditori di alimentari, per rispetto nei confronti del collega e della sua famiglia, hanno abbandonato il piazzale. Un mazzolino di fiori è spuntato poche ore dopo l’accaduto, nel punto esatto in cui Luciano soleva, da molti anni ormai, montare il proprio banco. L’impressione, a giudicare dallo splendido ricordo che il rivalbese ha lasciato di sé, è che quello spiazzo vuoto sarà molto difficile da colmare.