Il 2020 “deve essere l’anno del turismo, e ci siamo detti con il ministro degli Esteri cinese (Wang Yi incontrato in mattinata, ndr) e siamo d’accordo, dobbiamo rinegoziare l’accordo aeronautico, cioè sono le rotte turistiche Cina-Italia, Italia-Cina”. “Io – ha aggiunto Di Maio – voglio portare ancora più cinesi a vedere le bellezze dell’ Italia, del Nord, del Centro e del Sud. E se è l’anno della cultura, la cultura per l’Italia significa tutto. C’è una piccola ma famosa azienda di olio umbra che esporta qui un olio novello che arriva sulle tavole delle famiglie ricche cinesi a 50 euro a bottiglia e sulla bottiglia sono raffigurate le bellezze artistiche del territorio. E restituisce a quel territorio turisti, curiosi di vedere quelle bellezze storico-artistiche”.
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