SETTIMO TORINESE. La compagnia Teatrovillaggioindipendente ritorna al Garybaldi per presentare la sua “Umanità”. Venerdì 29 aprile, alle 21, andrà in scena uno spettacolo di estrema attualità. Il testo di Claudio Vittone e Massimo Giacometti nasce in seguito a una bellissima e toccante esperienza vissuta dalla nostra Compagnia, per diverse settimane, con un gruppo di venti giovani migranti arrivati nella primavera del 2011 al “Centro della Croce Rossa Italiana Teobaldo Fenoglio” di Settimo Torinese. Una sera ci vollero raccontare con un vero e proprio psicodramma la loro storia, il loro viaggio, la loro odissea per arrivare in Italia. Il linguaggio, le azioni, il ritmo usato furono molto forti. Raccontare aiuta, anche solo per liberarsi di ciò che ci si porta dentro.
“Così è nata in noi un’urgenza – dice il regista Massimiliano Giacometti – : esprimere quale sia la nostra visione sull’argomento migrazione e riflettere sul concetto di umanità. Dopo una prima fase laboratoriale che comprendeva la visione di alcuni film sulla tematica, la scrittura collettiva di pensieri, siamo passati alla riflessione e alla lettura di testi”.
I settimesi sono partiti per Lampedusa, luogo di approdo e di accoglienza della migrazione, per incontrare le persone dell’isola. “Abbiamo parlato con i pescatori che vivono quotidianamente in mare e che hanno soccorso le persone sulle loro carrette – continua il regista – . Abbiamo incontrato Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, persona straordinaria, che ci ha raccontato le mille toccanti esperienze di morte e anche di gioie vissute in questi anni. Abbiamo parlato con i giovani di Porto M del Collettivo Askavusa che operano nel sociale per dare aiuto e solidarietà. Siamo stati al porto Favarolo, dove padroneggia una grande scritta: “Proteggere le persone non i confini”. Abbiamo visitato quel monumento solitario e grande, come dovrebbe essere, tra gli scogli: la Porta d’Europa.
Siamo tornati con storie di persone fatte di carne e ossa e non solo di concetti impalpabili”.
Sono così emerse le vere storie di persone accomunate dall’esperienza della fragilità della vita, che come una rivelazione spinge ognuno verso un nuovo approdo, verso l’ascolto e la scoperta dell’altro.
Lo spettacolo è l’urgenza di riflettere sul naufragio individuale e collettivo che stiamo vivendo oggi. Vita e migrazione, parole sorelle e compagne sin dalla notte dei tempi, oggi tendono ad essere separate. La storia ci mette alla prova, ancora una volta, e l’uomo deve riflettere sulla propria umanità.
Il cast di attori è composto da Giuseppe Caradonna, Francesca Giacometti, Chiara Giuffrida, Sirio Alessio Giuliani, Bruno Pantano, Fabiana Pilotto, Valentina Toso. Regia di Massimiliano Giacometti costumi di Roberta Vacchetta, disegno luci di Nicola Rosboch, assistente regia Stefania De Biasi, scene Renato Cavallero, azioni Federica Vurchio montaggio video Sirio Alessio Giuliani.