Fuga di gas alla scuola per l’infanzia “Salgari”, di via Nobel. E non era un’esercitazione. Mercoledì 2 maggio, verso le 9, è scattato l’allarme. Scene di panico e lacrime? Per niente: i piccoli dell’asilo sono usciti da scuola con ordine, senza affanno, trovando momentaneamente casa alla “Rodari”. Sono stati accolti con affetto dai bambini un po’ più grandicelli, molti di loro “ex” della scuola di via Nobel. Poche ore e poi, al via libera dei tecnici, sono tornati tutti di nuovo in classe, sempre accompagnati dalle loro maestre, meritatamente applaudite dai genitori e dalle autorità comunali per la loro professionalità e “sangue freddo”. L’ennesima conferma della passione e della competenza dei maestri e delle maestre delle scuole settimesi.
L’odore di gas proveniva da un boiler difettoso situato nella cucina. È immediatamente scattato il protocollo d’emergenza: tutti gli alunni presenti, circa 40, sono stati fatti evacuare dalla scuola dopo aver avvertito i vigili urbani, intervenuti sul luogo. I bambini sono stati successivamente ospitati dalla scuola primaria Rodari che li accolti nella palestra e in un’aula munita di LIM.
Cosa avete detto ai bambini su ciò che stava accadendo? Si sono spaventati?
“I bambini sono stati bravissimi, non hanno avuto per nulla paura – ha risposto Maria Luisa Russo, maestra e Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (Aspp) della scuola Salgari – . Abbiamo detto subito loro la verità, perché in questi casi non è corretto raccontare bugie, i bambini capiscono subito quando un adulto mente. C’era un’emergenza e dovevamo mettere in pratica quello si era collaudato nelle due prove di evacuazione effettuate nel corso dell’anno. È importante che i bambini sappiano riconoscere la differenza tra un gioco-simulazione e un allarme vero. Solo in questo modo, anche se sono piccoli, si può contare sulla loro partecipazione e collaborazione. Ovviamente non ci siamo fatti prendere dal panico, ma abbiamo eseguito tutto quello che potevamo fare. Se l’adulto è tranquillo, lo è anche il bambino”.
Ma nel vostro piano di evacuazione, il punto di raccolta è la scuola Rodari?
“Assolutamente no – ha concluso Maria Luisa Russo – i bambini, in caso di evacuazione, devono essere portati nel giardino della scuola o, se necessario, nell’area attigua al parcheggio. Ma quella mattina pioveva, così, insieme alla nostra dirigente, Lucia Brienza,abbiamo pensato di chiamare la dirigente del IV Istituto Comprensivo, Anna Ruggiero, chiedendole se fosse possibile ospitarci nella scuola del suo comprensivo più vicina a noi. E così è stato”.
I bambini della Salgari sono rimasti alla Rodari lo stretto necessario per far sì che la Polizia municipale e gli addetti del Comune mettessero in sicurezza la scuola e un paio d’ore dopo sono tornati nelle loro aule. Un’emergenza vissuta con professionalità e determinazione dalle maestre e dalle operartici scolastiche, capaci di trasmettere ai bambini, seppur piccoli, un senso di responsabilità e di serietà. Una storia a lieto fine, tutta da raccontare a mamma e papà.