Che il sindaco Fabrizio Puppo non fosse proprio una scheggia, sulla comunicazione, s’era capito. Lui le cose, semplicemente, le dice, senza neppure darci troppo peso, anche a rischio di combinare pasticci. Come quando spiazzò tutti lanciando la proposta di accogliere un profugo nelle famiglie settimesi scatenando un clamore mediatico inaudito.
Per non parlare dell’utilizzo dei nuovi media. Qui Puppo è dannatamente uno punto zero. A differenza di molti politici, lui su facebook ci va poco (anche perchè se ci andasse probabilmente farebbe solo quello, contando tutti quelli che lo tirano per la giacchetta per tagliare l’erba o riparare le buche). Ma ci va davvero troppo poco.
A dispensar consigli di comunicazione quindi ci ha pensato il suo predecessore, Aldo Corgiat. Intervistato da Liborio La Mattina, la settimana scorsa Corgiat suggeriva a Puppo di cambiare la foto del profilo e cestinare quella in cui posa con Matteo Renzi.
E Puppo? Gli ha dato retta. Solo che ha combinato un pasticcio. Ha tolto Renzi ma ha tolto pure se stesso. E si è sostituito nientepopodimeno che con un selfie di Elena Piastra, retaggio della campagna elettorale, in cui la vicesindaco mostra tanto di maglietta promozionale “Keep calm and vota Piastra”. E i dietrologi si sono scatenati: era la prova regina di quanto si mormora in città da mesi, e cioè che Puppo di fare il sindaco ne abbia le scatole piene e che i Ds stiano già lavorando per la successione.
Immaginatevi la scena se Silverio Benedetto si fosse iscritto a facebook ieri sera. In preda al panico avrebbe subito telefonato il suo delfino Ghisaura: “Antonello, sono su facebook. Se cerco il sindaco viene fuori la Piastra, te l’avevo detto, ce l’hanno messa nel…!”.
Poteva finire in tragedia. Per fortuna Puppo deve essersi accorto dell’errore. Per il bene delle coronarie di Benedetto ha cambiato la foto, stavolta azzeccando il soggetto, ovvero se stesso. Solo che poi ha cambiato idea di nuovo. E ha rimesso Renzi.
Urge un corso di aggiornamento. Nel frattempo, si suggerisce di tenere Benedetto fuori dalla portata dei computer.
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