Un gruppo che cresce in esperienza. Presente in tutte le serate della festa patronale, la Croce Rossa di Sciolze oltre che la necessaria attività di assistenza ha promosso attività di informazione e prevenzione legata al tema della guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti. Condotte dai giovani del gruppo, l’attività si è rivolta proprio ai più giovani.
“E’ stato un modo sia per stimolare i giovani e renderli coscienti dei pericoli, sia per far conoscere il gruppo alle persone.”
La Croce Rossa sciolzese che ha inaugurato la sua sede appena la scorsa primavera, al momento è composta da una dozzina di volontari, di cui 6 giovani. Per le sue attività è coadiuvata dal gruppo Croce Rossa-Gassino.
Volontari cercasi
“Io lo chiamo il reparto giovani – racconta il vice sindaco Vittorio Moncalvo anch’egli, insieme al sindaco Gabriella Mossetto, membro del gruppo -. Certamente l’attività di informazione e prevenzione è stato ideata anche per stimolare nuove adesioni. I corsi in futuro ci saranno comunque, se non a Sciolze saranno a Gassino. Chi ha a disposizione anche solo un piccolo margine di tempo settimanale può partecipare”.
Ognuno il proprio
spazio
“Ognuno può trovare il proprio spazio. Non tutti saranno portati a soccorrere una persona traumatizzata da un incidente. Magari c’è chi è più predisposto a rispondere al centralino, per esempio. Intanto stiamo crescendo, con la dovuta calma ovviamente. Forse anche il bello della Croce Rossa è proprio quello di non buttare allo sbaraglio le persone che crescono, fanno un percorso, innanzitutto di accompagnamento. Portare ad esempio i dializzati o chi deve andare a fare delle visite. Il secondo passaggio consiste nell’abilità di metter in sicurezza i pazienti su una sedia a rotelle in modio che in caso di frenata non subiscano dei contraccolpi all’interno dei mezzi. Insomma, piano piano si cresce e si fa esperienza coadiuvati da chi è più esperto”.
Un primo bilancio
“Al momento Sciolze non fa pronto intervento, fa assistenza ai dializzati, accompagnamento alle visite. Il nostro gruppo fa questo. Per il pronto intervento servirà ovviamente un medico e una copertura di ore in sede che al momento non possiamo ancora garantire”.