La curva dei nuovi contagi è scesa drasticamente ma non ha mai toccato lo zero, come ci si aspettava.
I centri città sono ravvivati da una movida ormai incontenibile ma il governo estende lo stato di emergenza fino a fine anno mentre parte della popolazione, ancora scossa dallo stato di paura innescato dal covid, vorrebbe accertare in qualche modo il proprio stato, se quello di untore potenziale oppure di ex contagiato inconsapevole o di persona che non è mai entrata in contatto col virus.
Raccogliendo questo legittimo desiderio, a San Sebastiano alcuni cittadini volontari hanno creato una sorta di gruppo di acquisto per procurare test sierologici rapidi (di tipo pungidito) della Technogenetics, al prezzo di 7 euro ciascuno. Settantacinque cittadini sansebastianesi hanno già manifestato il loro interesse nell’iniziativa e si sono sottoposti al test.
Tra di essi alcuni sono risultati positivi manifestando la presenza di anticorpi IGG, ossia il marcatore che indica che la malattia è stata contratta parecchio tempo prima ma al momento non è in atto. Il responsabile dell’iniziativa ha commentato: “il test di Technogenetics si è dimostrato affidabile, grazie ad esso abbiamo scoperto persone positive al covid. Tre mesi fa queste persone hanno confermato di avere avuto febbre alta, scarsa sensibilità al gusto e serie difficoltà respiratorie.”
Una volta effettuato il test, i positivi devono comunicarlo al proprio medico di famiglia ed eventualmente fare un tampone. Inoltre, possono diventare donatori di sangue e aiutare i malati di covid in difficoltà, secondo la terapia basata sull’infusione di plasma iperimmune prelevato da pazienti di recente guarigione. Il responsabile del gruppo aggiunge: “questa iniziativa ha senza dubbio anche una valenza sociale molto forte oltre ad essere attuabile a costi molto contenuti. Abbiamo già prenotato un secondo lotto di 50 test, abbiamo altre richieste”.
L’utilità dei test rapidi in effetti sembra essere confermata anche a livello nazionale: il commissario Arcuri ha recentemente annunciato che per la riapertura delle scuole in autunno occorrerà pensare anche all’approvvigionamento di circa 2 milioni di test sierologici veloci con pungidito. In attesa del vaccino, gli strumenti che consentono l’individuazione veloce e su larga scala degli asintomatici saranno sempre più l’arma necessaria per la lotta al virus nel post-quarantena.