“Abbiamo arrestato 900 scafisti, ed effettuato 59 abbordaggi di controllo, oltre a un peschereccio liberato, tre tentativi di sequestro sventati, oltre a decine di migliaia di vite salvate”. Lo dice il contrammiraglio Alberto Maffeis, a capo dell’operazione Mare Sicuro, tracciandone il bilancio in un’intervista a La Stampa.
Da quando è al comando, dal 17 giugno, sono state anche soccorse “20 mila persone. Solo in un giorno abbiamo soccorso 3000 migranti; non è la nostra attività diretta, ma siamo qui e quando c’è da intervenire per salvare qualcuno noi ci siamo”.
L’operazione “nasce a seguito della crisi libica ed è un dispositivo aeronavale tutto italiano, il maggiore presente oggi in questa tratta del Mediterraneo”: “Noi – spiega – proteggiamo le vie di comunicazione contro quelle che sono attività illegali, ad esempio gli scafisti, e tutte le minacce armate che possono essere presenti, dai jihadisti a gruppi dediti alla pirateria” con in dotazione cinque navi, sommergibili spia, fucilieri ed incursori, elicotteri. “Il lavoro più rischioso – dice – è quello di salire a bordo per una verifica, per questo i nostri team ispettivi sono protetti da una squadra di pronto impiego”.