Approvata dalla giunta regionale del Lazio la delibera con cui si definiscono le regole per l’erogazione delle prestazioni di fecondazione medicalmente assistita nei centri della Regione Lazio. L’atto segue il canovaccio stabilito dalla Conferenza Stato Regione e ricalca il modello adottato dalla Regione Toscana. Per quanto riguarda i cicli di eterologa e omologa la delibera dice che, per essere a carico del servizio sanitario regionale, l’età massima della donna deve essere di 43 anni mentre i cicli che possono essere effettuati nelle strutture pubbliche sono tre.
“Nel provvedimento che abbiamo adottato – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – non è volutamente indicato il livello di compartecipazione a carico dei cittadini perché in queste ore ne sta discutendo a Roma presso la sede della Regione Veneto il gruppo tecnico interregionale con l’obiettivo di arrivare a definire una proposta unica valida in tutte le regioni ed evitare il caos tariffario che si sta verificando. Mi è parso più saggio attendere che alimentare confusione”.