Il discusso presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi Vincenzo D’Anna, noto per le sue posizioni contro i vaccini e che nell’ultimo periodo aveva espresso opinioni poco ortodosse anche sul coronavirus, ha ritirato le dimissioni che aveva presentato appena due giorni fa. Lo comunica lo stesso D’Anna in una lettera, secondo cui alla base della decisione ci sono motivi burocratici. “In esito ad un approfondimento sull’art. 39 della legge 396/1967, cioè la norma che disciplina le modalità di nomina delle varie cariche in seno al Consiglio dell’Ordine – si legge D’Anna – mi è stato fatto rilevare che la legge non prevede alcun meccanismo di sostituzione del presidente se non per assenza o impedimento, il che fa anche dubitare della stessa ammissibilità delle dimissioni da tale carica slegate dalla contestuale rinuncia anche a quella di consigliere. Le conseguenze legate alla immediata decorrenza delle mie dimissioni sono, dunque, assai incerte dal punto di vista giuridico e rischiano di compromettere la funzionalità dell’ente”. D’Anna, le cui dimissioni erano state salutate con favore sui social da diversi ricercatori, cita anche delle manifestazioni di solidarietà tra i motivi per il ripensamento. “Preso atto, con soddisfazione, delle diffuse e molteplici manifestazioni di solidarietà, in forma sia di singoli messaggi che di petizioni plurime, delle sollecitazioni a desistere dai mie propositi da parte del Consiglio nazionale di Onb, dell’Ente di previdenza dei biologi, dei commissari straordinari delle Regioni Sicilia, Campania e Molise, Calabria, Lazio e Abruzzo, Toscana e Umbria, Piemonte Liguria e Val d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna e Marche, delle associazioni rappresentative della categoria, al fine di non provocare disorientamento nella comunità dei biologi, comunico -scrive – di ritirare formalmente le mie dimissioni così come presentate in data 14 marzo 2020”.

VINCENZO D'ANNA