Villa Vallero non tornerà ad ospitare la scuola materna. La proposta era capitombolata, sul tavolo del Consiglio Comunale, con un’interrogazione presentata da Marina Vittone, capogruppo della minoranza Rivarolo Sostenibile. “Villa Vallero – ha spiegato Vittone – è un edificio di pregio storico architettonico, pressoché inutilizzato e destinato ad un progressivo degrado”. Da qui l’idea di riportarci le classi. Per una questione di valorizzazione, ma anche per ragioni economiche. Non foss’altro che il Comune, in questi dieci anni, ha continuato a sostenere l’affitto per l’utilizzo di locali privati di corso Indipendenza, situati all’interno dell’Anfass, dove si trovano due sezioni della materna. Per una spesa di circa circa mezzo milione di euro. Per questo la capogruppo di Rivarolo Sostenibile ha anche chiesto di prorogare di un solo anno la convenzione, in scadenza il prossimo 30 giugno. Giusto il tempo, insomma, di avviare l’iter per il trasferimento a Villa Vallero.
Contraria la maggioranza, benché fosse un punto del propri programma elettorale. Il trasferimento si sarebbe rivelato velleitario. “Non basta abbattere le barriere architettoniche per facilitare l’accesso ai diversamente abili – ha fatto notare il Vicesindaco ed Assessore al Bilancio Edoardo Gaetano -, servirebbe un investimento decisamente più massiccio e costoso per la messa a norma, e non abbiamo le risorse. Ammetto che Villa Vallero sarebbe una location privilegiata per una scuola,.- consideriamo anche che questo parco verde può essere utilizzato da tutta la cittadinanza”.
Contraria la lista Riparolium, che ai tempi in cui era in maggioranza aveva spinto per la riqualificazione di Villa Vallero come centro cultura. “Si tratta di una villa patrizia dell’Ottocento – ha spiegato il capogruppo Martino Zucco Chinà -. Già in passato è stato limitativo destinarla a scuola materna. Dobbiamo puntare ad un rilancio in termini storici e turistici”