Nel mondo del commercio è nato e cresciuto. Non nel tepore e la riservatezza di quattro mura ma all’aperto, abituato ad imbattersi in tanta gente e ad alzare gli occhi al cielo appena sveglio per capire come sarà il tempo. Daniele Intravartolo 55 anni, abita da sempre a Rivarolo benché originario di Palermo, titolare di un’attività storica che si tramanda da tre generazioni, “Il Buongustaio”, banco di gastronomia nei mercati ambulanti del territorio, da Rivarolo andando fino a Ciriè. Lo chiamano “l’anciuer” per le specialità del sud che porta in giro per il Canavese. Ma Intravartolo, consigliere di maggioranza da quando è entrato in lista col sindaco Alberto Rostagno tre anni fa, è anche impegnato nell’ambito dell’associazionismo, presidente da un lustro del “Vespa Club”. Nessuna tessera di partito ma simpatizza per la Lega Nord.
Una vita nel commercio, come mai non hai la delega ad occupartene?
Non mi sono per occuparmene e comunque Claudio Leone, nominato assessore al commercio, ha preso alle urne più preferenze di me. Ciò non toglie che ci siamo comunque ben organizzati e ci siamo distribuiti la gestione in base alle nostre competenze. Leone si occupa del commercio fisso, io dell’ambulante. Nei mandati precedenti difficilmente l’assessore al commercio è stato un commerciante e il settore ambulante non è stato mai abbastanza valorizzato. La delega nasce con la mia candidatura. Ci siamo divisi. Lui fa molto bene il suo, io cerco di fare bene il mio.
Il mercato Km 0 del venerdì come sta andando? E’ il principale progetto partito in questo ambito.
Funziona. Da tre mesi buoni. E’ un mercato della Coldiretti, composto da otto espositori per il momento, è stagionale, quindi l’offerta varierà in base alle stagioni ma siamo sicuri che nel prossimo anno prenderà piede e potrà funzionare bene.
A proposito della tua delega al commercio ambulante, qualche progetto che hai in serbo?
C’è un progetto che vorrei realizzare, già inserito nel programma elettorale: vorrei munire la piazza di un tunnel con carrelli per dare un maggiore servizio ai cittadini. Abbiamo contatti con un paio di ditte, stiamo valutando i costi e stiamo ricercando uno sponsor che ci aiuti. I carrelli avranno ovviamente ruote adatte agli autobloccanti, diversi rispetto a quelli che corrono sul pavimento liscio della grande distribuzione. E’ questione di mesi ma è in programma. Sarebbe una novità, senz’altro nel territorio canavesano.
E poi si sta lavorando per portare maggiore sicurezza al mercato, insieme alle associazioni: i profughi, da qualche mese a questa parte, si occupano del parcheggio delle auto e con questo metodo che sembrava impossibile ma si è rilevato efficace, abbiamo meno zingari al mercato. Mi sono impegnato per garantire maggiore presenza dei vigili. Sono state eseguite riparazioni in piazza Massoglia per riparare il dislivello e parti rotte.
Inoltre è al lavoro la commissione mercato, costituita da ambulanti per ogni settore merceologico che raccoglie i problemi della piazza e li sottopone agli amministratori. Negli anni passati ne facevo parte anch’io, è stata riformata due anni e mezzo fa. Tra le richieste recepite abbiamo riallineato i banchi in via Ivrea per far sì che sia sempre libera una via di fuga, qualche mese fa il comandante dei vigili ha ritracciato i posti. iI banchi sono arretrati per lasciare i due metri e mezzo di spazio che servono nell’eventualità di ambulanze.
Dall’inizio del mandato, però, ti sei occupato anche di rivitalizzare i percorsi naturalistici della città.
Sei mesi fa è stato inaugurato il percorso che parte dal Castello Malgrà e arriva in Regione Camagnin, un anello di 5 km e 600 metri, e grazie al Nordic Walking abbiamo potuto renderlo maggiormente fruibile: il mio sogno era finalizzato a poter dare ai cittadini un luogo dove passeggiare, portare il cagnolino, recarsi in bici. Cron il gruppo scout e il gruppo di volontari che si è formato siamo riusciti a far avvicinare cittadini alle sponde. Gli Scout hanno realizzato una bellissima scalinata in legno. Dovremo ora recuperare la famosa passerella sulla circonvallazione. La Città Metropolitana, sotto il coordinamento di Paolo Fasciano, la sta rimettendo in funzione. Grazie agli uffici e ai buoni rapporti che abbiamo con la ex Provincia, un gruppo di cantonieri ha eseguito la pulizia. Sono tutti accorgimenti che ci porteranno, nella primavera, ad avere un’area attrezzata.
E’ cambiata moltissimo quella zona..
Una delle prime cose di cui mi sono occupato è stata la messa in sicurezza ponendo due sbarre per evitare l’abbandono di rifiuti. Abbiamo organizzato una giornata ecologica anche con le scuole e con Teknoservice. I proprietari si sono dimostrati contenti. E’ stata risistemata l’area attrezzata per i camper e abbiamo potuto veramente pulire il percorso.
Pensi possa fare da volano a livello turistico quest’area?
Da cosa nasce cosa, potremmo allacciarci anche ad altri percorsi, collegarci ad altri territori, portare persone da Torino.
Riguardo agli eventi?
Una delle prima cose che ho fatto è stato dialogare con i Ginestresi per Festa della Mamma l’8 maggio: abbiamo spostato la festa dei fiori calendarizzandola la terza domenica di maggio in modo da generare concorrenza con gli esercizi commerciali.
Cerchiamo di organizzare eventi cercando persone che vogliano investire per non usare i soldi in cassa. E nonostante ciò ne abbiamo combinate di tutti i colori, dallo Street Food alla Notte Bianca.
Come ti trovi in questa maggioranza?
Il dottor Rostagno è una persona intelligente e capace, è riuscito a mettere in campo una squadra di persone di varie fedi politiche ma remiamo dalla stessa parte: anche se ognuno ha la sua maniera di pensare andiamo tutti d’accordo e lavoriamo per il territorio. E’ riuscito a coalizzarci e farci stare insieme. Non mi pare ci siano mai state amministrazioni così precise: per il commercio ci siamo io e Leone, abbiamo due architetti (Schialvino e Diemoz) per l’urbanistica, Rostagno si occupa della sanità. Abbiamo ruoli distribuiti per capacità professionali. In passato abbiamo visto spesso ruoli improvvisati.
Non è ora di pensare al futuro anziché all’eredità passata?
A casa mia si dice che l’acqua che macina non macina più. Perciò è acqua passata e non serve rivangare. Mi piacerebbe, essendo la prima volta che entro a Palazzo Lomellini, che si facesse davvero squadra e credo che anche le minoranze dovrebbero lavorare con la maggioranza invece noto un certo ostruzionismo, si cerca lo spiraglio per presentare interrogazioni od osservazioni di basso livello in cerca del chiacchiericcio e non del dialogo concreto. Vorrei una minoranza più costruttiva.
Ti riferisci a qualcosa in particolare?
Dico questo: a chi non piace una città pulita e sicura? Non è che quando diventi amministratore non lo percepisci più. Quando diventi amministratore capisci invece che non sono più tempi per riuscire a fare tutto quello che si vorrebbe fare.
Riesci a trovarvi un difetto?
Dobbiamo essere più comunicativi con il cittadino perché abbiamo buoni propositi, facciamo cose belle e a volte non sappiamo comunicarlo. E siamo poco politicanti, dovremmo esaltare di più quello che si fa. Però siamo convinti che le persone vedano con i propri occhi ciò che cambia.