E’ l’atavica distinzione tra capoluogo e frazioni: le secondo possono sempre considerarsi di serie b? Secondo Alessandro Chiapetto, capogruppo del Movimento 5 Stelle, basterebbe pochissimo per dare alle borgate la stessa dignità del centro. Collocando, per esempio, dei cestini stradali per conferire i rifiuti, specie se si tratta degli sgradevoli rifiuti prodotti dagli amici a quattro zampe.
E’ questa la richiesta contenuta in una mozione presentata dal pentastellato giovedì mattina e che sarà discussa in consiglio comunale venerdì 29 aprile (appuntamento alle 17,30 a Palazzo Lomellini).
La risposta però dovrebbe essere negativa. Giovedì, in serata, alla commissione pianificazione territoriale, Chiapetto ha voluto anticipare la sua iniziativa al punto “varie ed eventuali”. Ma la maggioranza ha trovato tutta una serie di ragioni per dare un due di picche. Ha asserito, in sostanza, che sistemare dei cestini, “costerebbe troppo”.
…. Troppo? Ebbene sì! Perché la mansione di svuotare i cestini dovrebbe essere poi conferita a Teknoservice. Ed è pur vero che l’azienda dovrebbe, secondo l’appalto, “garantire la pulizia del territorio” ma è anche vero che richiederebbe un compenso orario aggiuntivo.
Ma quanto ci vuole – ed è quello che si sono chiesti i consiglieri di minoranza guardandosi in faccia – per svuotare dieci cestini in più? Non è che, come ha fatto presente Aldo Raimondo di “Riparolium” sarebbe anche compito del comune vigilare perché non venga impiegata un’ora per un lavoretto così?
Detto questo il sindaco Alberto Rostagno dice di non sentirsi affatto cittadino di serie b, “e io abito in una frazione”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’avvocato ai lavori pubblici Lara Schialvino.
Resta che “sono state firmate delle ordinanze – ricorda Chiapetto – e se pretendiamo di farle rispettare, o di sanzionare chi lascia le deiezioni in strada, allora dovremmo mettere i cittadini nelle condizioni di poter avere un servizio adeguato”. Per questo Chiapetto chiede, addirittura, che l’obbligo di collocare cestini, come arredo urbano, sia aggiunto al regolamento edilizio nella voce delle opere a scomputo, insieme ad illuminazione ed ed infrastrutture necessarie.
“E’ vero che le deiezioni sono un problema – è l’osservazione dell’assessore all’urbanistica Francesco Diemoz – ma è anche vero che chi passeggia in centro ha cestini appositi mentre l’utente della frazione non è uno che si trova lì per caso ma che abita lì, quindi incide molto l’educazione”.