La procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per i fratelli Bianciotto, noti imprenditori della zona di Pinerolo, per la moglie di uno di loro e per un commercialista di Novara con una sua collaboratrice. Venerdì 27 settembre si terrà l’udienza preliminare nel quale Diego Bianciotto, suo fratello Elmo e Roberta Camusso, moglie di Elmo, sono accusati di autoriciclaggio, mentre gli altri devono rispondere di riciclaggio. L’inchiesta coordinata dal pm Giuseppe Riccaboni è stata portata avanti dalla Guardia di finanza di Orbassano che aveva scoperto come gli imprenditori, attivi nella rivendita di veicoli “smilitarizzati”, siano tornati in possesso di una parte del loro patrimonio (auto, yacht e rami d’azienda) posto sotto sequestro nel corso di un procedimento per bancarotta fraudolenta e reati fiscali. Secondo le Fiamme gialle per riacquistare i beni avevano creato una serie di società all’estero (Ungheria, Malta, Panama e Romania). I Bianciotto e Camusso avevano ottenuto l’affidamento in prova dopo aver patteggiato una pena per bancarotta, ma nei primi mesi del 2019 hanno violato le disposizioni del tribunale di sorveglianza e sono stati arrestati.
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