Parola d’ordine: Commissioni. Il Sindaco Alessandro Perenchio ha premesso, fin dall’insediamento, che ne avrebbe istituite il più possibile. Almeno sulla carta, perchè i ritardi nella convocazione e nell’avvio dei lavori, tuttavia, e la mancanza di coinvolgimento nelle nomine, hanno già sortito alcune dure critiche da parte della minoranza consiliare.
“Le Commissioni, per ora, non sono mai state convocate – ribatte il capogruppo della minoranza Giuseppe Andriolo -. Solo una volta, perché la maggioranza potesse eleggere Presidenti e Vicepresidenti. Per il resto silenzio assoluto”.
Andriolo va all’attacco: “non c’è dubbio – sottolinea – che, nonostante l’atteggiamento di totale chiusura della maggioranza nei confronti della minoranza, tanto che si sono tenuti la Presidenza di tutte le Commissioni, siamo pronti a dare il nostro contributo, perchè le Commissioni siano luogo di approfondimento vero di temi importanti per Pavone”.
E c’è già qualche situazione che avrebbe richiesto l’adeguata convocazione di una Commissione. “Avremmo preferito – sottolinea Andriolo – che le decisioni del Sindaco sulla Fondazione Alfredo D’Andrade, ormai verso la liquidazione, venissero prese dopo un passaggio in Commissione. Mentre il Sindaco, dimettendosi dalla Presidenza, è fuggito da ogni responsabilità”.
C’è poi un altro fatto che ha sortito indignazione tra i consiglieri della minoranza: la decisione di Perenchio, presa a luglio, di allargare la Commissione Viabilità a terzi. “Per Statuto – rincara Andriolo – le Commissioni possono avvalersi del contributo di esperti ma a condizione che questi contributi siano forniti sotto forma di audizione, che ha carattere temporaneo, e che gli esterni siano esperti o rappresentanti di categorie, professioni, della società civile. Perchè noi non accetteremo mai la trasformazione delle Commissioni in Comitati d’affari”.