Chiude in attivo il bilancio economico delle Ferie Medievali, edizioni 2015. Poco più di duemila euro è la cifra avanzata. “Un consuntivo positivo” sottolinea il Sindaco Alessandro Perenchio, e lo ha fatto sapere in chiusura del Consiglio Comunale, mercoledì sera. “L’edizione che si è svolta tra la fine di maggio e l’inizio di giugno è stata caratterizzata da un modo nuovo di interpretare la festa – ha sottolineato Perenchio, che non ha nascosto pregi e difetti dell’organizzazione -. Ci sono degli aspetti migliorabili, e ce ne siamo accorti tutti. Cercheremo di confermare gli aspetti buoni. Nel complesso, a livello sia economico che organizzativo possiamo essere sereni”.
Ed in effetti, nonostante gli sforzi fatti dalle associazioni, tutte riunite, per la prima volta, nell’obiettivo comune di salvare un evento che è stato sempre fiore all’occhiello per Pavone, la partecipazione non è stata elevata. La parte del programma, relativa alla rievocazione storica (soltanto questa parte è stata lasciata nelle mani dell’associazione Ij Ruset) è stata abbastanza scarna, pochi i gruppi arrivati dall’Italia e dall’estero a differenza dello sfarzo degli anni passati. Muso lungo dei commercianti che, nonostante l’offerta di circa 150 euro a testa data per l’organizzazione, non hanno avuto il ritorno prospettato. Insomma, c’è molta strada da fare per mantenere e rilanciare la festa, dopo il caos generato dai conti in rosso del’Associazione Ij Ruset presieduta da Noemi Anselmo, e tutto lo strascico di cause aperte con svariati creditori, che attendono di essere pagati per il 2014 o ancora per il 2013.
L’impegno, da parte dell’amministrazione comunale, è di riuscire a saldare la collaborazione tra associazioni e commercianti, puntando sul volontariato, rendendo pubblici i bilanci. Come accaduto in questo caso, è stata la Pro Loco, presieduta da Endro Rossetto, a farsi carico di far quadrare i conti.