“Per il San Luigi di Orbassano la Regione Piemonte e l’Università stanno lavorando per individuare una mission specifica, in particolare quella collegata alla cura delle fragilità, che ci consenta di allocare nella struttura tutte quelle specialità e discipline mediche e chirurgiche coerenti, il tutto con un percorso coordinato con la Città della Salute e il Mauriziano”. Lo ha detto oggi l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta durante i lavori della IV Commissione cui è intervenuto anche il preside della Facoltà di Medicina, Ezio Ghigo. Ghigo ha ribadito che “il problema fondamentale per il S.
Luigi Gonzaga di Orbassano non è la classificazione bensì la definizione della propria mission. Se nella gerarchia della rete di emergenza/urgenza si passa dall’essere Dea di II livello a Dea di I livello, questo non significa venire declassati o retrocessi in un campionato minore. Anche un Dea di I livello deve avere dei contenuti importanti, tanto più se è azienda ospedaliera universitaria”. Saitta ha anche sottolineato come “la Regione sia disponibile ad intervenire con le modifiche compatibili, come quella di rivedere l’accentramento a Torino della medicina trasfusionale che al S. Luigi dispone del centro regionale delle Microcitemie”.

Ospedale San Luigi