Un contributo economico a chi lascerà le case Bianco spontaneamente. È l’ultima trovata messa in campo dall’amministrazione di Fabrizio Greppi per incentivare gli abitanti del caseggiato di via Mazzini, al momento sotto sfratto, a lascare gli alloggi il prima possibile. Affittati durante il mandato di Marinella Venegoni per far fronte al problema dell’emergenza abitativa, l’impegno del Comune era quello di accollarsi totalmente il canone di locazione- circa 300 euro per ogni nucleo familiare- ed anche le spese del riscaldamento e le tasse comunali. In cambio, i residenti delle Case Bianco avrebbero- ma in realtà non lo hanno mai fatto- dovuto restituire “il valore della somma versata” svolgendo dei lavori socialmente utili per tutto il paese. Oggi, l’amministrazione Greppi non è più in grado di sostenere tutte queste spese. “Innanzitutto- ha spiegato Greppi- voglio precisare che quelle persone, dalle case Bianco, devono per forza andare via. Come ho già ripetuto più e più volte si tratta di inquilini morosi che da più di cinque anni vivono sulle spalle di tutti i cittadini senza avere un regolare contratto di affitto in mano e tutto con la scusa dell’emergenza abitativa. Ma l’emergenza abitativa, e anche questo l’ho già detto, dura al massimo sei mesi, non anni. Solo la scellerata amministrazione Venegoni poteva fare un danno del genere alle casse comunali, quindi si, faremo delle proposte di accompagnamento per quelli che decideranno di andare via di propria iniziativa”. Quei contributi potranno essere utilizzati per andare a coprire le spese iniziali del nuovo contratto di locazione. Con gli abitanti che invece non se ne andranno, si andrà avanti per vie legali. “Per il momento non so ancora dire a quanto potrebbe ammontare il contributo, tutto si trova nelle mani del nostro avvocato e ci sono anche dei tempi burocratici da rispettare . So solo che i soldi che verrebbero risparmiati, e parliamo di 50 mila euro per 15 nuclei familiari, potrebbero essere utilizzati per tutti queicittadini che si trovano veramente in una situazione di disagio e hanno veramente bisogno di aiuto”, aggiunge. Una volta svuotate, le case Bianco verranno restituite al proprietario, Giovanni Bianco, che dall’altro lato ha già manifestato alla Prefettura la volontà di accogliere i profughi.
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