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02 Febbraio 2024 - 09:50
"Aggiungi un posto a tavola che c'è un bambino in più": ecco i ristoranti che hanno aderito
Non rinunciare ad un pranzo o una cena al ristorante con tutta la famiglia, nonostante il peso dei costi e dell'inflazione, approfittando di menu infrasettimanali a prezzi limitati e menu sotto i 10 euro per i bambini under-10.
Il tutto, con prodotti di qualità della dieta Mediterranea e pietanze mirate al giusto apporto nutrizionale dei più piccoli. Mira a valorizzare la ristorazione italiane e, al contempo, a portare un aiuto concreto alle famiglie l'iniziativa "Aggiungi un posto a tavola che c'è un bambino in più", promossa da 5 ministeri (Mimit, Salute, Turismo, Agricoltura e Famiglia) e presentata al ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il progetto è rivolto alle famiglie con bambini che hanno meno di 10 anni
Il progetto, partito oggi ed esteso al momento fino al 30 giugno, ha un duplice obiettivo: favorire l'accesso delle famiglie alla ristorazione, in particolar modo quelle numerose con figli a carico, mediante il contenimento dei prezzi dei servizi, e valorizzare il settore della ristorazione italiana, quello della produzione agricola e del made in Italy a vantaggio del turismo locale e della stagionalità.
Le imprese aderenti si impegneranno sia a proporre formule per le famiglie per limitare i prezzi a tavola, con l'introduzione del menù bambini o del menù infrasettimanale a prezzi ridotti, sia a valorizzare i prodotti tipici e le produzioni di qualità con i piatti del territorio.
Il protocollo d'intesa è stato sottoscritto da Fipe, Aigrim, Slow Food, Cna Nazionale, Confartigianato, Confcooperative-Fedagripesca, Agci, Legacoop Agroalimentare, Alleanza delle Cooperative, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Cia-Agricoltori Italiani e Forum delle Associazioni Familiari.
Questo progetto, ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, "serve al sostegno delle famiglie, a contrastare l'inflazione e ad incentivare i consumi. Sono queste tre le strade per sostenere il sistema paese".
Il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, ha invece rilevato come "la famiglia sia la questione che investe trasversalmente tutto il governo ed è al centro delle preoccupazioni dell'esecutivo. Questa iniziativa lo dimostra e spero sia solo un inizio".
Il ministro della Salute Orazio Schillaci, da parte sua, ha evidenziato il valore dell'iniziativa anche al fine di "promuovere un corretto stile alimentare soprattutto tra i bambini. Con questo accordo - ha spiegato - si offriranno menù a prezzi ridotti per i bambini, che sono adeguati ai bisogni nutrizionali dei più piccoli e sulla base della dieta mediterranea che è provato ha una funzione preventiva contro varie malattie. Auspichiamo che ci sia una grande adesione da parte dei ristoratori e ci attiveremo con campagne istituzionali per fare conoscere l'iniziativa".
Secondo il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, questo accordo rappresenta anche "un elemento di attenzione verso il settore dei servizi, anche per aumentare il livello dello standard. L'iniziativa farà bene al turismo locale incentivando la ristorazione". Per il ministro delle Politiche agricole e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, "siamo bombardati da pubblicità che spesso nel settore alimentare non vanno a vantaggio dei più deboli, come i bambini, ma solo dei profitti di chi produce". "Questo accordo - ha concluso - mira ad investire sull'educazione alla qualità della alimentazione".
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