Un’ora di pioggia e strade del paese allagate. Succede a Montanaro, durante il violento temporale che lunedì 28 luglio ha interessato la zona a nord di Torino, Canavese compreso. Dalle ore 16, sono state tantissime le richieste di intervento dei cittadini ai centralini dei vigili del fuoco. Oltre alle segnalazioni di alberi caduti, piani bassi allagati e cantine e garage pieni d’acqua, a rendere particolarmente critica la situazione montanarese, impedendo la normale defluizione della pioggia nei condotti idrici, è stata la saturazione dei tombini. Come conseguenza, la trasformazione delle strade- via Cavour, via Matteotti, via Dante, via Cesare Battisti e piazza Luigi Massa quelle maggiormente disagiate- in veri e propri torrenti impossibili da percorrere sia a piedi che con l’auto. Oltre a questo, un calo di tensione nei cavi di energia elettrica ha mandato in tilt l’intera rete di illuminazione pubblica. Ci sono volute ore, e la mobilitazione di qualche volenteroso cittadino, prima che l’acqua refluisse nuovamente nei condotti idrici e la luce tornasse in tutte le principali zone della città. A pericolo scampato, però, non sono mancate le polemiche. Tra chi dispensava suggerimenti riguardo la pulizia delle rogge e delle fogne e chi postava video e foto della “Montanaro sommersa”, ad impazzare sulle pagine facebook, è stata l’accusa- rivolta sopratturro all’amministrazione comunale- di non possedere le conoscenze adeguate per la gestione delle emergenze ambientali. “Per queste cose– ha commentato un cittadino sul social network- basterebbe usare la logica e non guardare solo un monitor di computer“.
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