“Se non vediamo non vedrà più nemmeno lei! Giusto Loris?”. Si riferiscono alla vicenda dei contratti di consulenza per un importo preliminare di 38 mila euro da parte di Afol città metropolitana a una società riconducibile a Lara Comi, eurodeputata e coordinatrice di Forza Italia di Varese, le parole di Giuseppe Zingale, dg della stessa Afol, intercettato nell’ambito dell’inchiesta della Dda milanese che l’altro ieri ha portato in carcere 12 persone, tra cui politici di peso di Fi in Lombardia.
L’intercettazione, riportata nella richiesta di arresto della Procura, che sta indagando sulla vicenda, risale al 29 novembre 2018. Zingale è al ristorante con Gioacchino Caianiello detto “Nino”, ex coordinatore varesino azzurro e ritenuto il ‘burattinaio’ del sistema corruttivo scoperchiato dall’indagine milanese, e con Loris Zaffra, ex fedelissimo di Bettino Craxi e tra i protagonisti dell’epoca di Mani Pulite. Durante la conversazione Nino interviene: “veniamo sulle due cose, uno questa cretina della Lara a che punto stiamo? (Lara Comi) perché io la vedo sta sera, così gli faccio lo shampoo”. Gli risponde il direttore generale: “il 17 già liquidato, 21 gli ho fatto il contratto, però se questo si muove se no io col cazzo……” E Caianiello: “noi non avevamo detto che..eh! (…) ma tu gli hai detto che deve venire a trovarmi?” E l’altro: “ma certo…
(inc.le) … che voleva parlare, raccontare, gli ho detto ‘va bene…'”. Nino poi aggiunge: “17 e 21 fanno 38 (…)oltre i 60 che aveva già”. Zingale allora spiega: no, no … no sono sempre all’interno, perché se…”. A questo punto Caianiello chiede: “vabbè ma alla fine quanto ha preso questa?” Zingale risponde: “per il momento 38, però se non mando i segnali…” E ancora Nino: “da quando abbiamo iniziato?” Zingale: “sì!” Nino: “basta! e quindi può arrivare ad un monte di 80!” Zingale riferendosi alla promessa della retrocessione di una quota della cifra del contratto: “sì però ti voglio dire una roba, se non c’è disponibilità, non becca un cazzo! io non ho visto niente…” Nino: “neanch’io!” Zingale rivolgendosi a Zaffra: eh allora! Se non vediamo non vedrà più nemmeno lei! giusto Loris?
La conversazione sul caso Comi prosegue con Caianiello che osserva: “una logica è che se questa non prende non può dare, no?!. Ma Zingale spiega che “17 li ha già presi, liquidi sempre! già incassati!” Nino: “17 o 38?” Zingale: “17 già dati” Nino: “presi”.
Alla fine interviene Zaffra: “per cui ce li ha! … perchè lei non so che cazzo fa, perché la roba lì, per lei per la campagna elettorale, ha firmato il contratto … (inc.le)…da 200.000,00 euro! Non ha fatto un cazzo! Se ne è presa 20.000 come anticipo, io gliel’ho riconfermato a 100.000, adesso doveva farlo, non si trovano…cioè adesso non c’entra niente con sta roba…”.
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