Il Togo si presenta a Expo nel giorno della sua giornata nazionale come Paese “determinato a inserire l’agricoltura nella cultura della modernità. Siamo impegnati a rafforzare l’accesso al cibo nel rispetto della biodiversità”: lo ha sottolineato il suo presidente della Repubblica, Faure Essozimna Gnassingbe, nel discorso tenuto in apertura delle celebrazioni. Il Togo partecipa a Expo nel cluster dei Cereali e tuberi. Dopo aver raggiunto l’autosufficienza alimentare il Paese africano punta adesso, come ha spiegato il suo presidente, “alla creazione dell’agro-industria, alla trasformazione attraverso le piccole e medie imprese. Dobbiamo far compiere al settore agricolo il fondamentale passaggio – ha detto – superare la fase della sussistenza per arrivare ad un’agricoltura più moderna, capace di creare posti di lavoro. Expo in questo senso può “trasmettere un nuovo dinamismo verso il progresso”. Il commissario generale di Expo, Bruno Antonio Pasquino, durante il suo intervento alla cerimonia ufficiale, ha raccontato di un progetto italiano, ‘Tomatogo’, che coinvolge 250 donne togolesi impegnate nella trasformazione del pomodoro.
“Questa – ha detto – è un’opportunità per ridare un ruolo alle donne che sono sempre state al centro della cultura togolese”.