Oltre 100 Paesi partecipanti e 5 milioni di visitatori. Sono questi i numeri attesi della prossima Expo che si svolgerà ad Astana, capitale del Kazakhstan, nel 2017 e che avrà come tema l’energia del futuro.
L’evento è stato presentato in anteprima alla stampa italiana nel Padiglione kazako dal commissario generale della struttura, Anuarbek Mussin – che è anche managing director di “Astana 2017”, la compagnia nazionale fondata dal governo kazako per gestire l’evento.
“L’Expo di Astana – ha detto Mussin – inizierà il 10 giugno 2017 e avrà una durata di tre mesi. Si svilupperà su un’area di 174 ettari. Il tema sarà l’energia per il futuro e sarà declinato in quattro padiglioni tematici, ciascuno incentrato su un sottotema, come la riduzione delle emissioni di carbonio e l’energia accessibile. I Paesi partecipanti saranno riuniti in un unico Padiglione ‘mondiale’, in cui ognuno porterà il suo contributo per un uso efficiente dell’energia. Un altro Padiglione raccoglierà invece i migliori progetti e le tecnologie innovative”.
Il lavori sono partiti a giugno 2015 e dovrebbero concludersi a fine 2016. Poi toccherà ai Paesi partecipanti iniziare l’installazione e l’arredamento degli spazi. “Il simbolo di Expo 2017 sarà il padiglione del Kazakhstan, che avrà la forma di una sfera di vetro. Avrà 80 metri di diametro e 26 mila metri quadri di volume e sarà l’edificio sferico più grande al mondo”. La progettazione del sito è stata affidata a una compagnia americana attraverso una gara che ha coinvolto oltre 50 architetti internazionali, mentre la costruzione coinvolgerà soprattutto imprese kazake. “Allo stato attuale, oltre 3.500 dipendenti lavorano in cantiere, e questo numero crescerà ulteriormente, fino a raggiungere le 10mila unità”. La maggior parte dei lavoratori saranno cittadini kazaki, così come i visitatori attesi (85%). Gli stranieri proverranno soprattutto dalla Cina. A oggi, 48 Paesi hanno ufficializzato la loro partecipazione, fra cui Russia, Germania, Giappone, Turchia, Israele, Francia e India. Manca ancora l’Italia, ma, ha assicurato Mussin, “il premier Renzi durante la sua visita al Padiglione a giugno ha confermato al presidente Nazarbaev la volontà dell’Italia di partecipare. Aspettiamo ancora la conferma ufficiale, che speriamo arriverà presto”. A differenza dell’Expo milanese, quella di Astana sarà un’esposizione non universale ma internazionale. Un’Expo in versione ridotta, ma con obiettivi altrettanto ambiziosi: “Astana Expo 2017 – ha concluso Mussin – sarà una piattaforma per discutere del futuro dell’energia. Il Kazakhstan è leader nella produzione di gas, benzina e carbone, ma si sta ponendo il problema di cosa fare quando la disponibilità di queste risorse terminerà”. Altra differenza con Milano 2015: il sito di Astana non verrà smantellato, ma diventerà la sede di un centro finanziario internazionale, con un tribunale operante secondo le leggi inglesi.