Mc, 14, 12-26 Mangiatemi
Il culto reso all’eucarestia è un di più. Anzi l’eucarestia è un momento in cui Dio si mette al nostro servizio, si dà in cibo, perchè possiamo vivere di lui e del suo vangelo. A noi sta di accoglierlo, mangiarlo e testimoniarlo.
L’eucarestia non è il premio di buona condotta. E’ il nutrimento dei pellegrini di questo mondo che hanno bisogno di essere trasformati, ricreati da Cristo in lui, per esprimere l’amore di Dio verso tutti.
Ci sconcerta un Dio così semplice e famigliare: fa imbandire la cena fra il tradimento dei suoi e delle guide spirituali di Israele. Sa che alcuni uomini, molto religiosi, lo metteranno a morte, perchè si è donato a tutti come Dio in forma umana.
Un Dio che non esclude, che non punisce, ma che accoglie i peccatori, non è riconosciuto per niente divino.
Si è fatto pane per noi, perchè senza cibo non si vive. E ha toccato le nostre autosufficienze.
Si è fatto vino per noi, perchè senza festa e gratuità, la vita non è fraterna. E ha toccato i nostri individualismi e i nostri muri di separazione dagli altri.
Dunque invece di ridurre l’eucarestia a devozione proviamo a sperimentarne le energie che ci dà per uscire da noi stessi, e servire il prossimo rendendo così unv ero culto a Dio!
pace e bene