Il 21 giugno, prima ancora di comunicare al Consiglio nella prima seduta la composizione della Giunta e gli incarichi, il sindaco Stefano Corgnati ha riunito la Giunta stessa per “rideterminare le indennità di funzione” di sindaco e assessori.
La precedente delibera risaliva a soli sette mesi prima: il 16 novembre scorso, infatti, la Giunta aveva deciso che, per l’anno 2018, il sindaco avrebbe percepito 2169,12 euro lordi mensili, ridotti del 10% a 1952,21; il vicesindaco 390,44 euro, pari al 20% dell’indennità del sindaco; gli assessori 292,83 euro (il 15% dell’indennità del sindaco).
Ora, dopo un’analisi delle delibere della Corte dei conti, l’indennità per il sindaco è stata rideterminata a 2049,82 mensili; Corgnati però ne percepirà solo 1.024,91 mensili, dovendosi applicare la riduzione per lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa.
Per le cariche di vicesindaco e di assessore l’indennità è ora rispettivamente a 409,96 e 307,47 euro lordi mensili; solo Franco Sandra e Giovanni Vercellotti, però, li percepiranno per intero: agli assessori Mara Bianchetti e Claudio Michelone si applica infatti la riduzione per lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa, per cui le relative indennità sono state ulteriormente rideterminate in 153,73 euro lordi mensili.
Inoltre nella seduta di Consiglio del 2 luglio è stato deciso, all’unanimità, che in questo mandato amministrativo l’importo del “gettone di presenza” da corrispondere per ogni seduta ai consiglieri comunali sarà di 17,08 euro. Il consigliere Davide Mosca ha rimarcato che «la modesta entità dei gettoni di presenza rende l’attività dei consiglieri quasi assimilabile a un’attività di volontariato».