E’ tempo di bilanci per Ivrea. L’amministrazione ha presentato il bilancio 2014 coronato sempre da commenti positivi e propositivi. Ma per arrivare ad una conclusione concreta occorre esaminare questo bilancio unitamente ai conteggi pregressi ed ai consuntivi. Quindi abbiamo concentrato l’analisi sulle spese correnti perché in esse è celata una inconfutabile verità. Anche se la nuova stesura del bilancio sperimentale di quest’anno risulta di maggiore difficoltà di lettura proprio perchè di nuova stesura, i numeri non mentono mai; occorre fare un sforzo interpretativo per capire a fondo la dinamica degli ultimi anni e concludere che l’Amministrazione ha svolto un lavoro superficiale. Apparentemente tutto sembra in regola, ma quando si confrontano i dati ed in particolare l’avanzo economico i dubbi e le domande affiorano spontanee. L’avanzo economico è la differenza tra le entrate e le spese correnti che genericamente dovrebbe essere esiguo poiché le entrate correnti sono costituite dalle tasse e dai trasferimenti dallo Stato. Se quest’ultime voglio mantenerle al minimo devo prevedere spese correnti corrispondenti. Ma se voglio eseguire opere quali la passerella, il movicentro, parco Dora Baltea, ecc per poterle eseguire in preventivo aumento appositamente le entrate (quindi le tasse) rispetto alle spese correnti cosi formo un differenziale positivo (avanzo economico) e con esso finanzio ciò che voglio. Se a consuntivo le spese aumentano e le entrate diminuiscono rispetto le previsioni, posso sempre applicare l’avanzo che andrà a sanare l’ammanco. Ebbene, Ivrea dal 2011 (ultimo bilancio a nostra disposizione) ha sempre applicato questa formula lievitando costantemente le imposizioni fiscali per utilizzarle per effettuare opere pubbliche, nonostante abbia sempre imputato la colpa di tali aumenti, ai tagli statali. Ma del resto sono la maggioranza e quindi decidono e dispongono loro. A nulla servono le proposte di modifica poiché sarebbero cassate dai rigidi controlli di legittimità o inevitabilmente dovrebbero cancellare le opere di pubblica utilità. Ma ciò che contestiamo sono le spese che nonostante le promesse di riduzione sono costantemente in aumento. Invece di procedere con una faticosa e puntuale opera di revisione e razionalizzazione è più facile aumentare le entrate tramite l’aumento dell’imposizione fiscale. Per stimolare la vostra curiosità si evidenzia che la previsione relativa alla pressione fiscale dal 2011 al 2014 ha subito un aumento di 9,7 milioni di euro, pari a 413 euro per abitante; pertanto inviamo i più desiderosi di approfondimento a visitare il nostro sito (wwwivrea5stelle.it), sul quale sono pubblicati numeri e dati che dimostrano quanto enunciato. M5S di Ivrea. Le riunioni sulla cava/discarica e sul quartiere di S. Bernardo sono sospese, riprenderanno giovedì 4 settembre 2014 ore 20:30 presso il pluriuso a Bellavista di Ivrea in p.zza 1^ maggio.
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