Continua, cresce, s’alimenta, di giorno in giorno sempre di più la polemica contro il quasi raddoppio del plateatico (occupazione del suolo pubblico) agli ambulanti, in occasione delle giornate di Carnevale.
L’Amministrazione comunale vuole guadagnarci il massimo che può e in quest’ottica, già lo scorso anno, s’era inventata l’asta pubblica degli stalli, un esperimento fallito complice il ricorso al Consiglio di Stato della Confesercenti e l’intervento della Regione.
Per l’assegnazione degli spazi si tornerà, dunque, a fare quel che si è sempre fatto, ma a prezzi decisamente più salati per i venditori di generi alimentari o “street food”.
“L’aumento delle tariffe – precisano dal Comune – riguarderà, soltanto alcune aree della città, quelle più ambite … E poi c’è stata una modifica del regolamento approvata dal consiglio comunale e pure dalla Confesercenti”.
Con Confesercenti? Non l’avessero mai detto!
Ed è subito polemica con l’AnvaConfesercenti che per bocca del Presidente provinciale Johnny Iorio, assicura “di non aver mai dato all’Amministrazione comunale il consenso all’aumento delle tariffe”, come invece avrebbe fatto intendere l’assessore al commercio Giovanna Strobbia”.
“Eravamo contrari lo scorso anno e lo siamo anche questo – più o meno aggiunge Antonella Pasquale presidente di Confesercenti. – Dall’amministrazione ci saremmo aspettati una tariffazione che in qualche modo compensasse le forti somme versate dagli ambulanti lo scorso anno per colpa dell’asta”.
Ricapitolando. In piazza Perrone, corso Botta, viale Marinai d’Italia e nel villa arancio, calcolatrice alla mano, si pagherà 1,60 euro al metro quadro moltiplicato per 4,5 anzichè per 2,5 che è il coefficiente per tutte le altre zone, compresa piazza Freguglia.
Quindi, per i 5 giorni di carnevale, dal giovedì grasso al martedì grasso: il possessore di uno stand in viale Marinai d’Italia di 15 metri quadrati, che nel 2014 aveva versato nelle casse del Comune 300 euro, quest’anno dovrà versarne la bellezza di 540. Sempre meno che i circa mille versati all’asta lo scorso anno, comunque tanti, non c’è che dire…
Ah. A proposito di regole, il bando 2016, fresco di stampa, ne stabilisce una in favore degli ambulanti anziani, da più tempo in graduatoria. Più che un “largo” ai giovani, un semplice “fate largo, fate largo”.