La storia industriale di Ivrea si candida a diventare patrimonio dell’Unesco. Istituzioni e fondazione Olivetti lavorano al dossier di presentazione della domanda perché sia pronto entro il febbraio 2016. Nel dossier sarà inserito anche il capitolo sulla bonifica dell’amianto nei siti industriali. Gianni Bonazzi del ministero dei Beni e delle attività Culturali osserva che l’Ivrea industriale sarebbe l’unico dei 50 siti Unesco italiani a rappresentare il boom industriale del ‘900.
Lo stato di avanzamento di lavori e’ stato presentato, questa mattina, in Municipio a Ivrea. “Il percorso e’ avviato e siamo ad un punto importante – ha annunciato Gianni Bonazzi – Il Ministero sta sostenendo questa candidatura”.
Nel corso della conferenza si è fatto riferimento alla recente inchiesta sulle morti per amianto in Olivetti, inchiesta coordinata dalla Procura di Ivrea e che vede indagate oltre 30 persone tra ex dirigenti e funzionari. In questo contesto è stato messo in luce quanto è stato fatto e quanto ancora resta dare sugli interventi di bonifica.
Infine il sindaco di Ivrea, Carlo Della Pepa, ha voluto ringraziare tutti coloro che dal 2012 hanno lavorato al progetto ma sopratutto “chi ha lavorato in Olivetti perché senza l’azienda non saremo qui a parlare della candidatura Unesco. Un grazie a partire da Camillo Olivetti, ai dirigenti e agli operai, soprattutto verso chi ci hanno anche rimesso in termini di salute”.